Medici o ciarlatani?
Poco tempo fa un manipolo di presidenti delle rappresentanze ordinistiche mediche, tra le quali figurava anche quella di Trento, che non perde occasione per mettersi in luce, ha avocato a sé, nel corso di una riunione nazionale che si tenne a Terni, il diritto di esercitare tutte quella "medicine e pratiche non convenzionali" che finora sono state abbandonate nelle mani di persone estranee alla Medicina (maghi, ciarlatani, praticoni e stregoni).
Vale la pena di . ricordarle tutte, così come risultano citate da una delibera della Federazione Nazionale degli Ordini Provinciali dei Medici: Agopuntura, Fitoterapia, Medicina Ayurvedica, Medicina Antroposofica, Medicina Omeopatica, Medicina tradizionale cinese, Omotossicologia, Osteopatia, Chiropratica, Posturologia, Gnatologia.
Il loro ingresso nella Medicina ufficiale ha il potere di renderle improvvisamente lecite e di nobilitarle, pur essendo prive di qualsiasi base scientifica.
Per molti questo provvedimento è stato nient’altro che una furbata (o alzata d’ingegno, che dir si voglia) bella e buona. Oltre a consentire scopertamente l’esercizio di queste pratiche ai 50.000 medici che in Italia già le esercitano nascostamente, questo provvedimento sembra sia in grado di dare una parvenza di legittimità alle scelte di quei milioni di cittadini italiani che finora se ne sono serviti clandestinamente.
Ma l’aspetto più scoperto del provvedimento è il business che ne consegue: d’ora in poi i 10.000 miliardi di lire che sono spettati soprattutto a maghi e a chiromanti andranno direttamente nelle tasche dei signori medici. Che importa se la Medicina ufficiale e scientifica sarà compromessa e imbarbarita fino al punto di trasformare i suoi iscritti in altrettanti maghi e ciarlatani? Ciò che conta è che i medici si arricchiscano il più possibile. A questo pare servano gli Ordini dei Medici.
prof. Francesco Crosato