Ma i DS dicono che Dellai governa bene…
La realtà di quattro anni di governo da una parte; e dall’altra quello che - in pubblico - proclama la sinistra.
Estate 2000. Ribaltando la valutazione del Via, il presidente Dellai approva il collegamento sciistico in Val Jumela.
Mesi di dibattito hanno chiarito che il collegamento, naturalisticamente devastante, non ha alcun senso economico, serve solo per dare fiato attraverso i contributi pubblici a una società impiantistica decotta, la Buffaure. La decisione assume il significato di un indirizzo generale per il turismo e per il Trentino: si vuole proseguire sulla strada di un turismo assistito, ad alto impatto ambientale e quindi obsoleto, oppure si ricerca un turismo innovativo, che punta sulla qualità della proposta (Val Jumela, il problema, ora è della sinistra)? Dellai non ha dubbi: con gli assistiti ha sottoscritto un patto elettorale, che va onorato. Il Trentino clientelare è il referente.
Ma i DS dicono che Dellai governa bene.
Primavera 2000-Autunno 2002.
Informatica Trentina è un carrozzone costoso e di dubbia efficienza (ultimo caso quello di Amicus, il tremendo software incubo delle biblioteche trentine, vedi L’affaire “Amicus”): si dovrebbe scindere il rapporto Provincia/Informatica, privatizzando l’ente, che trovi la sua strada sul mercato, e scegliendo il fornitore dei servizi informatici della Pat attraverso gare d’appalto tra più soggetti. La Giunta però stabilisce una lunghissima fase di transizione (5 anni e oltre) in cui Informatica, pur privatizzata, godrà dell’esclusiva della fornitura dei servizi alla Pat: un foraggiamento pubblico (di almeno 150 miliardi) a una società privata, in barba ai conclamati principi di concorrenza, qualità dei servizi, convenienza (La strana privatizzazione di InformaticaTrentina). Tutti sanno chi farà l’affare: Diego Schelfi, amico di Dellai e sostenitore della Margherita. E infatti pochi giorni fa la Delta di Schelfi rileva Informatica Trentina.
Ma i Ds dicono che Dellai governa bene.
Aprile 2000-Autunno 2002. Viene fortissimamente supportata dalla coppia Dellai-Grisenti la trasformazione del Caproni in aeroporto commerciale. Una conferenza provinciale e una serie di studi conferma quello che già si sapeva: un aeroportino a Trento, stretto fra Verona e Bolzano, non ha senso economico. Ma la logica non basta: per fermare il demenziale progetto, i Verdi indicono un referendum, che pur non raggiungendo il quorum, evidenzia come la maggioranza dei cittadini, l’80%, proprio non lo voglia. Ma nonostante questo Dellai (che con grande senso civico il giorno del referendum invece di andare a votare se n’è andato a vedere la Ferrari) decide di andare avanti (Aeroporto, la farsa). Anche se l’aeroporto di Bolzano è in crisi verticale.
Ma i Ds dicono che Dellai governa bene.
Ottobre 2000. La Provincia istituisce il roccolo provinciale, allo scopo di fornire ai cacciatori, a prezzo politico, uccelli da richiamo, da "addestrare" opportunamente. L’ente pubblico incentiva e finanzia, cioè, una pratica "sportiva" semplicemente barbara, all’unico scopo di elargire un favore alla lobby dei cacciatori (I contributi alla tortura). Il tutto grazie alla personale iniziativa del presidente della Giunta, che interviene pesantemente in prima persona nel Comitato Faunistico, lasciando allibiti tutti i presenti.
Ma i Ds dicono che Dellai governa bene.
Febbraio 2000. La Giunta provinciale smobilita la Valutazione d’Impatto Ambientale (V.I.A. libera). Gli assessori Berasi e Pinter cercano di trincerarsi dietro il paravento dell’"atto dovuto per adeguarci alle normative europee". La cosa viene smascherata e allora Dellai rivela le motivazioni vere, rivendicandole: bisogna venire incontro all’"insofferenza verso le regole". Pinter e Berasi prontamente si adeguano.
E i Ds dicono che Dellai governa bene.
Ottobre 2002. Il progetto Jumela, bocciato dal Tar, riapproda al Comitato Via. Nel frattempo la Giunta provinciale ne ha sostituito alcuni membri. La votazione è paradossale: i membri esterni confermano il voto negativo di due anni prima, i funzionari della Pat lo ribaltano (Il VIA libera all’inceneritore).
Negli stessi giorni le associazioni dei dirigenti e singole persone denunciano come in Provincia ai tecnici non sia possibile operare secondo valutazioni autonome: chi non adegua i propri pareri ai desideri della Giunta, viene rimosso. La Giunta quindi delegittima l’autorevolezza della stessa struttura pubblica.
Ma i Ds dicono che Dellai governa bene.
Autunno 2002. A redigere il progetto della Jumela è l’architetto Sergio Nicolini, della Margherita, che era stato chiamato come assessore comunale esterno all’Urbanistica da Dellai, allora sindaco di Trento. Da assessore Nicolini si era distinto per alcuni progetti smaccatamente a favore della speculazione: il più eclatante, quello di costruire il nuovo ospedale a Trento-Nord, in un’area superinquinata, più piccola di quella dell’attuale Santa Chiara, più congestionata, ma di proprietà dello speculatore Tosolini (L'assessore del nulla). Oggi Nicolini, non più assessore, è alle dirette dipendenze dello stesso Tosolini, che rappresenta nei suoi contenziosi contro il Comune. Contemporaneamente Nicolini rimane esponente di prima fila della Margherita e della Casa dei Trentini.
E i Ds dicono che Dellai governa bene.
Febbraio-novembre 2002. L’emergenza rifiuti impone una scelta: basta con le discariche. La Sit-Trentino Servizi (municipalizzata privatizzata, alla cui testa ci sono uomini di strettissima osservanza dellaiana) propone un maxi-inceneritore, sul modello della bresciana Asm, con cui ha avviato un intreccio societario. Inceneritore vuol dire diossina, le associazioni si mobilitano, il Comune di Trento (dove va localizzato l’impianto) è a disagio. Nasce un ampio dibattito, con interventi di esperti da tutta Italia: ne risulta che la scelta dell’inceneritore non è l’unica, ed è sicuramente la più costosa e meno sicura per la salute pubblica. E in ogni caso un inceneritore di grandi dimensioni non ha senso (Rifiuti- l'irresponsabile corsa al business). La Giunta provinciale va comunque avanti incurante di tutto sulla strada già tracciata, e continua a prospettare proprio il maxi-inceneritore.
Ma i Ds dicono che Dellai governa bene.