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QT n. 3, 9 febbraio 2002 Monitor

Il sensuale Biagio Antonacci

Fra le prime tappe del nuovo tour di Biagio Antonacci c’è stata anche quella che lo ha portato al Palazzetto dello Sport di Trento, lo scorso 23 gennaio. Ad accogliere il cantautore milanese c’erano oltre 4.000 persone che per due ore sono letteralmente entrate in contatto con la musica, e non solo, del romantico Biagio. Ciò che Antonacci ha proposto a Trento, complice un pubblico calorossissimo, è stato un concerto all’insegna di una grande sensualità, a cominciare dalla passerella che penetrava fra il pubblico, un palco con tanto di divano e fondali rossocuore. Poi il suo look così casual e blasé, solo vecchi jeans e maglietta color rosa antico e barba rigorosamente sfatta. E, naturalmente, canzoni traboccanti di amore, sentimenti e intimità cantate con una voce arrochita, malinconica quanto basta, spesso languidamente sussurrante, a volte perfino straziante.

In programma i grandi successi, da "Iris" a "Le cose che hai amato di più", a "Prima di tutto", insieme alle canzoni del nuovo disco ("9/nov/2001"), uscito proprio in questa data che coincide con il suo trentottesimo compleanno.

Dopo una falsa partenza sulle note di "Mi fai stare bene", il concerto inizia con "E ritorno ad amare", singolo di punta del nuovo album. Fin dalla prima canzone, tutto il palazzetto intona intere canzoni, dimostrando di conoscerle a memoria praticamente tutte. Biagio contraccambia la cortesia, si diverte a dirigere le curve e cede volentieri il microfono al megacoro, mentre prende qualche telefono cellulare dal pubblico e saluta il fortunato che è dall’altra parte, facendo sentire l’emozione della musica dal palco.

Il concerto si conclude sulle ribelli note di "Liberatemi" con ovazioni di pubblico. Fra tanto entusiasmo c’è però anche la nota stonata di parecchi fans che nel pomeriggio del concerto hanno atteso invano e per ore l’arrivo di Antonacci al "Centro della Musica" del Comune di Trento. Cosa sia successo, non si sa, forse un contrattempo o un accordo preso male tra i responsabili del centro musicale e il cantante. In ogni caso, quando gli organizzatori trentini hanno cercato di rimediare in qualche modo, concedendo ai giovani di assistere alle prove del concerto al Palazzetto e promettendo un breve incontro con l’artista, alla fine Biagio Antonacci non ha concesso ai pochi e discreti ammiratori nemmeno un sorriso.

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