Colpa di Rifondazione? No grazie
Dopo la sconfitta elettorale del centro sinistra, altro non fanno che scaricare la colpa di tutto su chi del centro- sinistra non fa parte: Rifondazione Comunista. Dico Rifondazione e non Fausto Bertinotti perché faccio parte di un partito che per fortuna discute ancora le scelte politiche, spesso in maniera aspra ma collettiva.
Dopo un’intera legislatura di governi dell’Ulivo, dopo la guerra nei Balcani, la controriforma della scuola pubblica, i finanziamenti pubblici agli istituti privati, il lavoro in affitto, moderno caporalato, avreste potuto fare almeno una cosa di sinistra: la legge sul conflitto di interessi o una legge elettorale democratica.
I veri motivi di questa sconfitta dell’Ulivo stanno tutti nei molti errori commessi dal centro-sinistra durante il suo governo. Ed è proprio grazie a questi errori che si è agevolata la vittoria del centro-destra. Grazie all’incapacità nelle scelte, all’incoerenza, e soprattutto grazie ad una grande incertezza.
Un’ultima osservazione al signor Nanni Moretti: se esiste il mobbing politico, la molestia persecutoria nei confronti di chi è politicamente diverso, lei se n’è fatto interprete.
Il suo attribuire a Bertinotti il merito della vittoria elettorale di Berlusconi ha offeso profondamente gli operai. Ha ferito la loro dignità, giacchè gli elettori di Rifondazione Comunista non sono neppure accreditati di una volontà propria. Lei impersona quella borghesia rossa ben rappresentata dal giornale la Repubblica che grazie al patrimonio culturale e sociale del movimento operaio ha acquisito privilegi.
Per conservarli, chiede alla sinistra di fare una politica di destra (naturalmente dicendo cose di sinistra per imbrogliare chi privilegi non ha). Potrei invitarla a guardarsi intorno, a scendere dal piedistallo, a mischiarsi ai movimenti che aiutano chi ha meno potere a tenere alta la testa.
Ma già, lei non ci sarà a Genova il 21 luglio.