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In caso di pentimento

Vendite televisive, per corrispondenza e simili: come e quando esercitare il diritto di recesso.

Si sono rivolti alla nostra associazione diversi consumatori che, sia a Trento, sia a Rovereto, ma anche nelle valli, hanno stipulato contratti fuori dei locali commerciali sulla base di offerte effettuate al pubblico tramite il mezzo televisivo, l’uso di strumenti informatici e telematici, le vendite porta a porta, la sottoscrizione di una nota d’ordine per strada o per corrispondenza. In tutti questi casi, dopo un primo momento, il consumatore si è reso conto di aver stipulato un contratto che non lo soddisfaceva per i più svariati motivi.

Nessuna preoccupazione o perdita d’animo: esiste la possibilità di recedere, ovvero entro 7 giorni dalla stipula viene offerta al consumatore la possibilità di pentirsi di contratti inattesi,oppure effettuati all’improvviso, senza la sufficiente valutazione, e tornare indietro rispetto alla decisione presa, inviando una semplice raccomandata con ricevuta di ritorno.

Per quanto riguarda in particolare la televendita, il telespettatore deve ricevere le informazioni relative al diritto di recesso attraverso chiare didascalie che devono comparire sullo schermo per tutta la durata della trasmissione. L’ordinativo viene fatto telefonicamente e solo a partire dal ricevimento della merce decorrono i 7 giorni per l’esercizio del recesso mediante lettera raccomandata, con la quale dovrà anche richiedersi la integrale restituzione delle somme già pagate. Separatamente il consumatore provvederà quindi a rispedire indietro a sue spese la merce ricevuta.

In ogni caso il diritto di recesso si può esercitare entro 7 giorni dalla stipula del contratto, a meno che l’operatore commerciale abbia omesso di fornire al consumatore l’informazione sul diritto di recesso oppure abbia fornito un’informazione incompleta o errata: in questo caso la possibilità di esercitare il diritto di recesso diventa di 60 giorni.

Qui di seguito riportiamo due modelli di lettera per esercitare tale diritto: la prima riguarda il caso in cui il periodo a disposizione sia di 7 giorni; la seconda riguarda invece il recesso entro 60 giorni.

1) Spett. le Ditta,

Io sottoscritto...... , residente a ......, in via....,avendo sottoscritto in data...., il contratto n. ... relativo all’acquisto di ..... , non essendo più interessato a quanto proposto da codesta Ditta col contratto sopra citato, avvalendomi della facoltà di cui al 1° comma dell’art. 6 del Decreto Legislativo n.50/1992 , con la presente recedo dal contratto di cui sopra .

Data....

Firma....

2) Spett.le Ditta

In data.... ho respinto la merce da me ordinata con il contratto n....., sottoscritto il....fuori dai locali commerciali di codesta Ditta. Non ho potuto esercitare la facoltà di recesso entro 7 giorni dalla firma, come previsto dall’art.4 del Decreto legislativo n. 50/1992 , in quanto nel contratto la norma era formulata in modo non chiaro (oppure non era formulata).

Essendo venuto successivamente a conoscenza di tale facoltà, mi avvalgo dell’art. 6 comma 2del citato Decreto legislativo n°50/1992 e, nel respingere la merce, invio contestualmente la presente per recedere dal contratto sopra citato.

Data.... Firma.....

Nota: per ulteriori chiarimenti la sede del Codacons a Trento in Passaggio Peterlongo 2 è aperta il martedì e il giovedì dalle 16.30 alle 18 (tel. 0461/260925) e a Marano d’Isera in Via Scuole previo appuntamento telefonico (0347/8405352).

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