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QT n. 1, gennaio 2015 Servizi

La Vis, i disperati

La Cantina nemmeno presenta (dopo sei mesi!) il bilancio consolidato; ha bruciato tutti i soldi, eppure ne vuole, pretende, ancora, e da tutti. Sono le ultime convulsioni?

“Alla guerra!” intitola sarcastico il suo post un frequentatore del nostro blog sulla LaVis. Guerra totale, stellare, la Cantina contro tutti: banche, ex-soci, ex-amministratori, giornalisti ostili, Cavit, Schelfi e, soprattutto, i revisori. Sì, perché il presidente Matteo Paolazzi (uomo di paglia) e l’Ad Marco Zanoni (uomo forte) ce l’hanno soprattutto con la vigilanza cooperativa: “Non sopporto chi mi fa le pulci sui numerini” ebbe a dire burbanzoso, in un’indimenticata assemblea, l’incredibile Zanoni. Vale a dire: sui bilanci devo poter scrivere quello che voglio; come si permettono di sindacare i burocrati della Revisione?

Matteo Paolazzi, presidente di LaVis

Paolazzi è riuscito a fare anche di peggio (della coppia Zanoni-Paolazzi è il secondo, rubizzo scudiero alla Sancio Pancia, il più pittoresco): nel suo Discorso del Presidente n° 7 - non al bar - afferma “Il direttore della Federazione Trentina della Cooperazione ci aveva assicurato, in più di una occasione: ‘Tanto le banche non guardano quelle relazioni’” e invece - guarda un po’ - quando i revisori scrivono che il tuo bilancio fa acqua da tutte le parti, le banche leggono e si comportano di conseguenza. Maledetti entrambi, banche e revisori, c’è sicuramente un complotto!

La furia cieca di Zanoni-Paolazzi, mentre stiamo scrivendo, è giunta al punto di contestare ufficialmente la Relazione di Revisione, e chiedere “la sostituzione del Revisore (il dott. Enrico Cozzio, ndr) in quanto non indipendente”. Insomma, il controllato chiede la rimozione del controllore.

Il fatto è che i due controllati, l’hanno fatta davvero grossa. Mentre, stracarichi di debiti, chiedono ulteriori soldi alle banche e altri ancora alla Provincia, non presentano, come ogni società deve fare, il bilancio. Stiamo parlando del bilancio al 30 giugno 2014; siamo ormai nel 2015, ma il bilancio ancora non c’è. O meglio, uno lo hanno presentato, chiamandolo “bilancio provvisorio”, categoria inventata in questi giorni alla LaVis< anche perché non si capisce come mai, a dicembre, non si riesca a stendere un bilancio definitivo, o meglio, quello senza aggettivi che redigono tutte le aziende del mondo occidentale, relativo a sei mesi prima. Non hanno avuto abbastanza tempo per fare i conti?

Ma non è finita: il bilancio “provvisorio” riguarda solo la capogruppo Cantina LaVis, non c’è traccia alcuna del consolidato, quello cioè che ingloba i risultati delle spa controllate, Ethica, Casa Girelli, Cesarini Sforza e Basilica Cafaggio srl. E il bilancio della capogruppo, da solo dice ben poco, perché perdite e minusvalenze possono benissimo essere fatte transitare nei bilanci delle controllate. Il discorso vale a maggior ragione per il gruppo LaVis, che - dice la vituperata relazione di Cozzio - “negli ultimi quattro anni fino al 30 giugno 2013 ha presentato perdite per complessivi 27 milioni” e sempre a quella data aveva debiti per 78 milioni, a fronte di un patrimonio netto ridotto a 3,4 milioni. Insomma, un anno fa la situazione del consolidato LaVis era disperata, e quest’anno? Quest’anno neanche presentano i conti.

Però vogliono, pretendono i soldi dalle banche. E quelli della Provincia.

Ci vogliono i soldi della Pat

La relazione di Cozzio non si limita a constatare la pur decisiva assenza del consolidato. Anche analizzando quello della sola LaVis, si trovano diverse incongruenze, quando non aperte distorsioni, che mettono in discussione il preteso risultato finale: un utile di 200.000 euro.

Non entriamo nel dettaglio di queste contestazioni, alcune delle quali la Vigilanza fa presenti da anni (da anni infatti vengono iscritte partite fasulle o discutibili, il patrimonio della cantina è in realtà decisamente inferiore ai già miseri 3 milioni che figuravano al 30 giugno 2013) mentre altre contestazioni vengono aggiunte quest’anno, tra cui una (non aver iscritto nel Conto Economico l’esborso milionario per aver rescisso il contratto capestro - per 30 anni! - sottoscritto dall’ex direttore Peratoner con la distributrice spagnola Uwi) può configurare il reato di falso in bilancio.

Nonostante tutte queste acrobazie, un dato finale parla chiaro: la variazione monetaria annua è di -4,2 milioni. LaVis da sola, a prescindere dalle controllate, dal 30 giugno 2013 al 30 giugno 2014 ha bruciato altri quattro e più milioni.

La situazione è così compromessa che anche gli altri revisori, quelli strutturalmente “non indipendenti” (il collegio sindacale che in tutti questi anni non ha mai visto le porcherie per cui i passati amministratori sono poi stati condannati, e la società Trevor, pagata da Zanoni per fare da controcanto a Cozzio) anch’essi danno giudizi non ottimisti.

I sindaci infatti fanno proprie le parole di Cozzio: confermano “l’attuale criticità finanziaria” e precisano di “non poter esprimere un giudizio sul progetto di bilancio di LaVis”. I sindaci lasciano però aperta una porta: “La sussistenza della continuità aziendale (la sopravvivenza dell’azienda, ndr) è da valutare successivamente all’esito dell’attestazione del piano di risanamento (il piano che da sei mesi la Cantina doveva presentare per ottenere dieci milioni dalla Pat ndr) e della relativa approvazione da parte delle banche creditrici”. Insomma: anche i sindaci dicono che da sola LaVis non sta in piedi, solo con i soldi della Pat tirerebbe avanti un altro po’.

A simili conclusioni giunge anche la Società Trevor. Ricordiamolo, si tratta di una revisione “volontaria”, pagata cioè dalla Cantina per avere un parere favorevole da contrapporre alla Revisione ufficiale, ritenuta ostile (poi, nelle giaculatorie di Zanoni/Paolazzi, i termini vengono allegramente invertiti: la revisione cooperativa è “non indipendente”, mentre i revisori di parte, pagati da loro, sono quelli veri). Bene, anche la Trevor, sia pur con frasi edulcorate, sospende il giudizio, aspettando l’esito dell’attestazione del Piano di risanamento. Chiaramente in questi equilibrismi siamo un po’ nella commedia degli equivoci: non si vuole scontentare il cliente, evitando però di mettere per iscritto qualcosa di compromettente.

Trevor e sindaci, evidentemente, vedono che manca il bilancio consolidato, ma in proposito non fiatano. Bravi! Non osano però dire che tutto va bene, e allora subordinano l’ok al bilancio al 30 giugno a un piano di risanamento che, bene che vada, sarà presentato nella prossima primavera. Ma un bilancio fotografa una certa situazione, riguarda il passato, un piano di risanamento invece riguarda il futuro. Che collegamento c’è tra i due?

A dire il vero, un collegamento ci può essere, debole e negativo. Ed è quanto in effetti scrivono i sindaci: se non ci sarà il risanamento (i 10 milioni della Pat) il bilancio del 30 giugno 2014 non può essere “di continuità”. Deve cioè essere di liquidazione.

La fuga delle banche

E qui casca l’asino. E si spiega la reazione delle banche. Le quali, letto il bilancio “provvisorio”, constatata l’assenza del consolidato, lette le revisioni, hanno detto: basta. Se vi diamo ancora soldi, semplicemente li buttiamo.

Perché anche sulle banche ZanoniPaolazzi hanno alzato un polverone, richiedendo agli istituti di credito uno stand still. Noi diffidiamo degli inglesismi profusi a iosa, soprattutto nel mondo del credito: stand still vuol dire “stai fermo”. Ora, se stare fermi significa chiedere alle banche, per alcuni mesi, di non pretendere il rientro dalle rate dei mutui, ci può anche stare: LaVis aspetta soldi da Rossi che, non essendo suoi, ha voglia di darglieli, e poi il mercato, e il terreno di Casa Girelli, ecc. Il fatto è che Zanoni/Paolazzi per stand still intendono un’altra cosa, e lo dicono anche: “garantire l’operatività”. Cioè pagare, dare altri soldi ai dipendenti, ai soci, ai fornitori, e poi i 6 milioni di prestito bullet che scadono il 31 dicembre, ecc.

E le banche, che fanno? Dicono no. No grazie, abbiamo già dato. Sbagliano?

Il fatto è che la Cantina, tecnicamente fallita, è tenuta artificialmente in piedi dalla speranza di un intervento della Provincia. Speranza che ha fondamenta nella realtà degli scorsi anni, quelli della sponda fornita da Dellai. Grande e solida, e pure stolida (più si va avanti, più vengono al pettine i nodi del governo clientelare dell’ex principe, ma questo è un altro discorso). I

l successore Ugo Rossi, che una cultura politica propria non l’ha, e anzi come consiglieri si è preso consunti arnesi del doroteismo pre-dellaiano (Mauro Marcantoni e addirittura il vetusto senatore Giorgio Postal), ritiene, dal momento che vive a Lavis, di farsi tra i soci della Cantina una sua base elettorale. Ed ecco quindi tra i contadini lavisani (o meglio, una parte di essi) rinvigorirsi la convinzione che la politica può molto più della buona gestione.

Però anche l’arroganza, che assieme alla propensione alla clientela Rossi ha ereditato da Dellai, ha dei limiti. E oggi, con la spesa pubblica tagliata da tutte le parti, buttare dalla finestra decine di milioni non è così semplice.

Ed ecco quindi che le due ipotesi di graziosa sovvenzione trovano imprevisti ostacoli. Il primo progetto era quello di acquistare da LaVis il terreno di Casa Girelli, per farci uno studentato universitario. Ma i conti sono stati impietosi: tra costruzione e gestione, lo studentato costerebbe 50 milioni. E da una parte nessuno ne sente il bisogno, dall’altra a LaVis verrebbero, netti, 5-6 milioni (9,5 dal terreno, secondo le stime provinciali, da cui andrebbero detratte le spese di spostamento di Casa Girelli). E anche per Rossi, di questi tempi, spendere 50 milioni per darne 5 ai suoi clienti, è un po’ eccessivo. E così non se ne fa niente.

L’altra ipotesi sono i dieci milioni in seguito al “piano di risanamento”. Qui si è messo di mezzo il PD. Che in un momento di lucidità ha preteso che l’elargizione non fosse un munifico atto del Presidente, così generoso con i soldi di tutti, ma fosse condizionata a un piano fornito di attestazione secondo l’art. 67 della legge fallimentare. Insomma uno studio professionale, valutata la situazione economica e finanziaria della Cantina, deve assicurare - sotto responsabilità penale - che l’azienda con i 10 milioni esce dalla crisi, e che non sono stati soldi buttati.

Sembrava facile. Un professionista lo paghi e lui firma. Ma sono passati sei mesi, e ancora non lo si è trovato. Si è anzi dato il via a un balletto. Zanoni e Paolazzi non presentano il bilancio consolidato ma solo uno “provvisorio” in attesa del “piano di risanamento” e dei relativi soldi; il consulente non riesce ad attestare il piano di risanamento perché non ha in mano un bilancio vero; i revisori dicono che senza l’uno e l’altro la Cantina non può andare avanti.

La risposta di Schelfi.

La realtà è proprio questa: LaVis non può andare avanti. In sostanza è fallito lo strampalato tentativo del “terzo polo” del vino trentino. Già sono troppi, in una realtà piccola come la nostra, due poli (Cavit e Mezzacorona), che vendono soprattutto all’estero; il terzo polo è una sciocchezza, possibile solo nell’era delle megalomanie dellaiane. A questo vizio di fondo (evidenziato dal Piano Pedron sulla vitienologia trentina di 4 anni fa) si sono sovrapposte le ulteriori megalomanie, e l’evidente malagestio della triade Giacomoni-Peratoner-Andermarcher (che in questi giorni si sono visti riconfermata in appello la condanna ad otto mesi di reclusione), cui è seguita, in sostanziale continuità, la gestione di Zanoni.

LaVis, insomma, non ha senso, è stata gestita malissimo, in disprezzo dell’economia e anche della legge, e una volta in difficoltà ha scaricato tutt’intorno problemi e debiti: finora ne hanno fatto le spese i frutticoltori della 5 Comuni, la Cantina sociale d’Isera, e gli istituti di credito, soprattutto quelli cooperativi, che meno si sono tutelati con ipoteche e altre garanzie.

Comprensibile, a questo punto, che la Federazione delle Cooperative abbia iniziato ad allestire un piano per limitare i danni. Un piano che prevede la riduzione di LaVis a Cantina sociale che conferisce i prodotti a Cavit, incaricata di gestirne la commercializzazione sul mercato globale; e parimenti l’assorbimento di Cesarini Sforza e di Casa Girelli. Tutti contenti?

Un bel niente. Il primo no viene dall’interno di Cavit. Dove si teme di vedersi scaricati addosso i debiti e i buchi di bilancio di LaVis. Cavit è un consorzio di varie Cantine sociali, presso le quali, e ancor più presso i relativi soci, è sottozero la popolarità di LaVis, ormai famosa nel mondo vitivinicolo per le proprie disinvolture, peraltro iniziate fin dal momento del distacco da Cavit, cui aveva sottratto, con un brutto gioco al ribasso, il principale distributore. Insomma, i milioni di debiti di LaVis (78 quelli ufficiali l’anno scorso, quest’anno non si sa), non c’è nessun contadino trentino che voglia accollarseli.

Ma il no più vigoroso viene dall’interno della stessa LaVis. A iniziare da Zanoni, che da un assorbimento in Cavit si vedrebbe tagliato del tutto fuori, lui, il suo maxi stipendio (oltre 300.000 euro probabilmente, non si sa di sicuro, gli ingenui soci della LaVis si lasciano tenere tranquillamente all’oscuro), la corte dei miracoli di esperti e consulenti che si è tirato appresso; e anche da Paolazzi, che tornerebbe all’oscuro lavoro da cui Zanoni lo aveva tratto per avere un presidente travicello. Ed ecco quindi che da Zanoni, che non ha niente da perdere, arriva la controffensiva: LaVis va benissimo, è tutto un complotto di Schelfi e di Cavit, che attraverso la faziosità della Revisione cooperativa e l’azione di strozzinaggio delle Casse Rurali vogliono papparsi la Cantina. Non conosciamo bene la parte di QT in tale commedia: vederci complici di supposti complotti di Diego Schelfi sarebbe una divertente novità!

Queste farneticazioni hanno trovato sponda nel Trentino, dove non solo Zanoni ha sparso in un’intervista di una pagina queste bubbole, ma le ha fatte proprie, in un puntuto corsivo di commento, il responsabile del comparto economia Roberto Colletti, in genere invece aduso ai toni curiali.

E così Zanoni e Paolazzi sono scesi in guerra. Fino a ventilare una marcia su Trento dei contadini lavisani con relativi trattori. La cosa è abortita tra le risate generali (vedi le reazioni sul nostro blog); ma è comunque indicativa della situazione.

Il Trentino può essere ostaggio di due disperati che si giocano il tutto per tutto?

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Articoli attinenti

Nello stesso numero:
Dicono di lei (LaVis)
In altri numeri:
I frutti avvelenati di 10 milioni buttati
La Vis, la fine si avvicina
LaVis: assessori complici
LaVis: condanna (definitiva) e rinascita (provvisoria)

Commenti (596)

cittadino alias

Sig. Paris una domanda volevo sapere se fa un blog che parla di Casa Girelli o per Cesarini Sforza ?Allora si che ci sarebbe da ridere!!!!!!

boooooo alias

heiiiii c'è nessunooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Diffido UA spinela

Sei l'essenza negativa di una spremitura di destra , sinistra e democristiani, a chiacchiere sei il paladino degli ex soci per bene, poi lavori la vigna della curia e hai tentato l'impossibile perche sul tuo podere eventualmente espropriato a suon di dollari costruiscano un'inutile cittadella dello sport...vero o mi sbaglio? Tutti abbiamo qualche scheletruccio occhio !

Last dance Andreas

i commenti sono la voce del sacrosanto sfogo.... Possibile che nessuno abbia intravisto quella decadenza non solo etica ma anche produttiva partorita da gentucola che gesticola con la vita degli altri? Semplice incapacità imprenditoriale mescolata a destrezza nel più tipico sport italiota: truffaldismo... Mariuoli allenati ed addestrati in palestre del "fatti li cazzi tua".... La Vis fa buon vino, peccato. In Tirolo non avrebbe avuto questo declino è chissà che in futuro i trentini non ci ripensino e ritornino alle origini.

La parola all'architetto L'ha capì tut

Il neo eletto sindaco di Lavis ha affermato in consiglio che la decisione della giunta provinciale "potrebbe" riflettersi negativamente sulla comunità lavisana... Parola di Architetto.

Festa della Repubblica Festa alla LA-VIS

Arriva il ponte, politici e banchieri vanno in vacanza mentre i lavoratori e i soci della La-Vis vanno a ramengo.

Illusi milioni

Siamo vicini alle elezioni il PD fa m.......da tutte le parti e gli illusi vivono alle spalle della povera gente se tagliano i servizi (ospedali scuole ecc....) è anche COLPA VOSTRA perché siete favorevoli a questo schifo milioni milioni milioni ILLUSI.

auguri auguri

auguro i soldi arrivino, ma ... mi domando...... se i margini ci sono come "raccontano" da 5 anni a questa parte, che fine hanno fatto i soldini ???
risulterebbero mancanti una cinquantina di milioni di euro .... forse i margini sono solo figurativi viste le vistose perdite negli anni e le svendite milionarie dei gioielli di famiglia.
Forse la strategia dei Vostri amministratori non è corretta..... ai posteri l'ardua sentenza e a voi soci l'onere di pagare.

maa maa

Il fatto che Girelli lavori a pieno regime non rende lavis infallibile.. se fallisse, Girelli non sparisce ma verrà semplicemente ceduta ai creditori o venduta.. é forse vero che non si vuole far fallire la cantina.. ma é anche vero che la giunta si troverebbe in estrema difficolta a sganciare la somma promessa (elevata) ..non esiste solo la polita..ma anche le cooperazione..le banche..

15 maggio Soldi

tranquilli... arriveranno i soldi! Non ci sono dubbi al riguardo. La PAT semplicemente non può permettersi il fallimento del Gruppo LaVis. Tutto qui.
Casa Girelli a quanto dicono gli stessi dipendenti sta lavorando al massimo e sta dando lavoro anche a LaVis.
I margini ci sono e quindi come si è più volte scritto ci sarà un intervento pubblico o similare.
Punto!!! Basta con le polemiche!!!

fallimento gufando

Aspetteremo il 15 di maggio per vedere se si muove qualcosa. Per esempio istanza di fallimento.............

I PRIVILEGI LI SPAZZA VIA ARRIVA IL GEREMIA

Ocio a tutti quelli che fanno vittimismo, negando gli evidenti privilegi della cooperazione. Ocio che arriva il Geremia Gios, speriamo che lo votino, ha già detto che uno dei suoi primi compiti se diventa presidente sarà abbattere privilegi e diritti di casta che la fanno da padrone nel sistema cooperativo trentino . Ha raccontato anche un simpatico episodio , di quando era presidente di una cassa rurale cooperativa : si era autoimposto ( e con lui lo aveva imposto a tutto il CDA ) REMUNERAZIONE ZERO . Cioè lavorava AGGRATIS e avevano come benefit solo una cena gratuita a fine anno. A buon intenditor poche parole. Ocio che ve lo da lui il magna magna , tremate cooperativi privilegiati che provate anche a negare l'evidenza .

mah...siamo alle solite commedia

Non credo avverrà nulla di drammatico... anche se si dovrebbe intervenire in modo pesante. Si dovrebbe fare tabula rasa e andare a cercare eventuali responsabilità dell'odierna situazione del Gruppo LaVis. Perché non si sono fatti gli interventi necessari già 5 anni fa ??
Ora la situazione è difficile e la politica ci metterà del suo con sistemi di breve durata e poca lungimiranza.
Esiste una precisa volontà politica che vieta di intervenire su LaVis e non sarebbe male che i nostri amministratori spiegassero il perché... Lega, Movimento 5 stelle ... dove siete ??? Siete coinvolti anche voi ?
Con riferimento agli stipendi è vero che la media sia in LaVis sia in Casa Girelli è molto più alta rispetto a quello che c'è in giro. E' per questo che molti sperano che mamma provincia ci metta la pezza.

Si va avanti si va avanti Polemico

Eccome se si va avanti, altro che chiudere, sennò sai quanta gente resterebbe senza lo stipendio dorato, poverini bisogna capirli e aiutarli. Infatti la politica adesso interverrà con i soldi pubblici per fare in modo che questa magnadora possa continuare. Tutta gente abituata bene, non possono mica lasciarli a piedi, dove lo troverebbero al giorno d'oggi un altro lavoro da 2.000-3.000 euro al mese? Con i turni comodi poi, che se uno vuole si fa anche il secondo lavoro, o si coltiva la campagna...

Lavis cittadino invadente

Gente ma il tutor che affianca Zanoni che fine ha fatto? E i conti li ha visti? Si va avanti oppure chiudete?

polemiche inutili cslss

la polemica sugli stipendi è totalmente inutile. Che giochiamo al ribasso? Chi guadagna meno? Se a Domanda legittima non pagano il lavoro è colpa di gente che lavora per altre aziende?? Comunque certe cifre sono sparate lì solo per far polemica.
Gli stipendi tra gli operai e gli impiegati sono stipendi normalissimi come in qualsiasi altra azienda, non esistono contratti integrativi o bonus o qualsivoglia benefit.

cari amici ascolto

cari amici del pd la campagna elettorale è finita!

NON VOTATELI

Cari signori, c'è solo una cosa da fare per fermare questo SCHIFO, NON VOTARE IL PARTITO che li protegge e il suo capitano !!!!!! Diffondete in tutti i modi la voce, tutti devono boicottare le urne, o meglio, devono dirottare il loro voto altrove per far si che questa vergogna abbia una fine !!!!!!! L'unica lezione per chi protegge i disonesti è NON votarli, ormai di questi conosciamo nome e cognome !!!!!! Dai Trentini onesti, SPAZZIAMOLI VIA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Date i numeri Stipendi sbagliati

Qualche burlone si sta divertendo a dare i numeri per aumentare l'odio verso LaVis e la gente che ci lavora. Numeri senza senso che non stanno né in cielo né in terra. 5.000 euro per un enologo ma quando mai dividi per 2,5-3

@ INPS STIPENDI

non so con chi hai parlato ma in Girelli non si applica il contratto delle cantine sociali e a parte enologi e dirigenti, lo stipendio medio è al di sotto dei 1500....

stipendi&dintorni Inps

Gli stipendi delle cantine sociali sono sicuramente più alti rispetto alla media. Anche di 3/400 euro a parità di livello. Pensate che l'enologo di Isera (ora sostituito da Tarter) prendeva oltre 3.300 euro netti al mese. Da notare che Isera ai tempi d'oro lavorava circa 28/30.000 quintali di uva ed ora molti meno. Per fare questo erano 11 dipendenti!!!!
Anche in LaVis e Girelli gli stipendi sono alti. La media è decisamente superiore a quella dei pari livello di altri settori. Pensate solo a quello che prende Zanoni. Gli impiegati sono tutti attorno ai 2.000/2.500 euro ed oltre per i livello quadro. Gli operai sono tutti sopra i 1.500 euro con punte di 2.500/3.000 per quelli che hanno responsabilità particolari. Gli enologi sono tutti oltre i 3.500 euro/mese arrivando anche a 5.000 mese. I vari dirigenti.... sono addirittura più alti .... chiaro che tutti sperano che l'azienda vada avanti...anche perché molti tutti quei soldi non li valgono ma sfruttano delle rendite di posizione acquisite facendosi amici i vari dirigenti...

per cslss Domanda legittima

Non ho niente da risponderti , perchè tanto sarebbe fiato sprecato parlare con chi vive in un mondo dorato, che ha la presunzione della casta, del ''a noi tutto è dovuto'' , che non capisce come sta andando il resto del mondo, che è abituato ad avere stipendi d'oro e privilegi che nessuno ormai ha più da un pezzo, tanto per dirtene una tu parli di straordinari e a me gli straordinari non li pagano neanche più . Ma non ho tempo di lamentarmi come fate voi, perchè il mio capo mi dice lavora e non rompere e se non mi va bene mi dice di andare a casa che tanto ha il cassetto della scrivania pieno di lettere di gente che cerca lavoro. Spero solo che venga il giorno in cui tornerete sulla terra, voi e i vostri amici sindacalisti che un giorno si e un altro anche vi lamentate sui giornali del brodo grasso e di condizioni che per gli altri sarebbero festa grande . E vi renderete conto che lamentersi perchè invece che ricevere 2.000-2.500 euro al mese ricevete solo un acconto di 1.500 euro è una cosa vergognosa , un insulto a chi lavora magari più di voi e di soldi ne prende molto meno, ma non ha la fortuna di avere le protezioni politiche di chi lavora nelle cooperative. E ancora più scandalosa la cosa che dice qui sotto il commentatore ''dipendente CS'' , e penso che sia vera perchè la ho sentita da altri, quello che nonostante siate la cantina con i conti più disastrati avete i contratti migliori, ereditati dagli anni d'oro della precedente gestione e poi mai modificati al ribasso . Anche se confrontati con quelli già ottimi delle cooperative sono ancora meglio . In una situazione normale con la crisi finanziaria che avete avuto gli stipendi sarebbero stati dimezzati per limitare le spese, non per un mese o due ma per sempre, da qualunque parte la prima cosa che fanno è tagliare gli stipendi . Lo fanno le ditte sane, e quelle con voragini debitorie che a maggior ragione dovrebbero risparmiare no . Ma varda che stranezza... Godetevela finchè dura , giorni corti o giorni lunghi se Dio vuole le cose cambieranno anche per voi , e capirete che adesso vi state veramente lamentando per niente . E chi sta male veramente e avrebbe mille motivi più di voi per lamentarsi si sente preso per il c..lo.

Per Cslss Dipendente CS

Devo precisare qualcosa anche ai dipendenti di La-Vis e Casa Girelli:
A causa della situazione delle vostre aziende, da un anno e quattro mesi e' bloccato il rinnovo del contratto dei dipendenti delle Cantine Sociali; non e' colpa vostra chiaro, ma la Federazione approfitta della vostra situazione per tirare la corda anche con i dipendenti delle Cantine sane.

Per domanda legittima Dipendente CS

Se nella tua prossima vita intendi intraprendere il lavoro presso una cantina sociale metti in conto:
- non avrai vita sociale per i tre mesi della vendemmia.
- da meta' agosto a fine novembre la tua famiglia si dimentichera' che esisti.
- passerai più tempo bagnato che asciutto.
- passerai la maggior parte della tua vita in ambienti non del tutto idilliaci.
Credo comunque che a La-Vis siano più pagati degli altri perchè sicuramente nei tempi d'oro della triade avranno tirato dei contratti interni molto favorevoli che difficilmente possono venir tolti.

precisazione cslss

ricordo all'ultimo lettore che il mese di marzo è uno dei più impegnativi per le cantine per la presenza di numerose fiere alla quale si partecipa, quindi ci sono numerose persone in azienda che in questo mese hanno fatto anche 40 ore di straordinari che sommati alla paga base si può arrivare anche a 1900/2000 euro. Non ti agitare, a parte i "piani alti" agli altri nessuno regala niente, sono tutti soldi sudati e non ricevuti. Quindi in buona sostanza chi, lavorando normalmente percepisce meno di € 1500 avrà il suo stipendio pieno questo mese, chi facendo straordinari "a manetta" sarebbe riuscito a raggranellare più di € 1500 andrà a credito come nei mesi scorsi.

Ma quanto cavolo guadagnano? Domanda legittima

Sull'Adige di oggi una sindacalista della quale non ricordo il nome dice che alla La-vis-Girelli non ce la fanno più, perchè anche questo mese prenderanno lo stipendio ridotto, ''soli'' 1.500 euro ! Chiedo allora alla simpatica sindacalista quanto dovrei essere disperato io , che operaio con specializzazione nel settore artigianato prendo come stipendio base ''pieno'' 1.160 euro al mese . Chiedo anche se cortesemente qualcuno mi fa una buona parola per essere assunto presso le aziende di queste gruppo, se lo stipendio ridotto è di 1.500 euro ( cifra che tanti si sognano come stipendio pieno) io ci faccio la firma subito . Ma come fa una industria con tutti i problemi economici che si leggono sui giornali a pagare ai dipendenti stipendi del genere ? Qualcuno sa dirmi quanto guadagna un operaio, un impiegato, un imbottigliatore, un enologo , un magazziniere, un dirigente che lavora nelle cantine sociali trentine in media? Perchè nella prossima vita forse è meglio se vado a lavorare in cantina anche io, con stipendi che anche se ridotti sono di ben 1.500 euro mi viene l'acquolina in bocca.

@caro amico cittadino

cittadino saggio ha ragione ! Rossi&co continuino pure a buttare i soldi dei contribuenti per sostenere Lavis e avvallare i suoi comportamenti scandalosi ma alle prossime elezioni molti se ne ricorderanno !

x il saggio caro amico

caro amico saggio, sbraitare sul blog non serve a nulla! e poi chi sei per dire agli altri cosa devono fare? sei forse dio in terra?
se non hai altro da fare vai a cercare i 12 milioni che sono spariti alla silvelox!
buon divertimento

sprechi d'Italia cittadino Saggio

Spero che ti sbagli, perché se è così i voti se li dimenticano i nostri cari politici dovete lavorare per i cittadini non per voi stessi altrimenti che senso ha farli governare?Uniamoci e facciamo squadra contro il malaffare. A tutti i cittadini queste persone stanno facendo i milioni sulle nostre spalle spezziamo questo sistema marcio come le persone che comandano la cantina Lavis. Se vogliamo salvare la cantina Lavis dovete buttare fuori chi comanda tutti i direttori e leccaculi di Lavis e Girelli e forse si potrà andare avanti. Meditate gente meditate.

Niente di nuovo sotto il sole ! Tempo

purtroppo il tempo dà ragione a gente come Sorrido&co. Temo che non accadrà nulla e che come al solito saremo noi cittadini a pagare caro le inefficienze politiche e la malagestione di questa cooperativa, che, è bene ricordarlo, è un'entità PRIVATA e non pubblica. In Friuli hanno chiesto il fallimento della CoopCa (cooperativa di consumo della Carnia)... qui da noi guai a parlare di fallimento di un sistema che ha perso i suoi valori iniziali. Si proteggono gli amici anche se vengono colti con le mani della marmellata...
Sembra incredibile che in nostri politici non si rendano conto che la misura è colma. Faccio fatica a credere che gente navigata come Mellarini e Rossi non sappiano che non si può ingannare in eterno i cittadini.
Ho timore che la PAT, per coprire gli amici e per tenere segrete le malefatte della gestione precedente e di quella attuale (chissà poi perché non si deve sapere) farà in modo che arrivino i nostri soldi alla Cantina sociale di Lavis. Che brutta storia.

X Dominique Nostradamus

Hai perfettamente ragione,e' un uomo Mezzocorona,ho pensato una cosa e ne ho scritta un'altra.Forse è sto invecchiando...!!

Chi l'ha visto? non Sorrido più

Il tutor si è materializzato in qualche decisione?

@nostradamus dominque

Caro Nostradamus, mi dispiace contraddirti ma Girardi non è un uomo Cavit, ma di Mezzacorona..... si è appena dimesso dal collegio sindacale !!!

Girardi Nostradamus

Girardi e'un uomo Cavit da cui dipenderà l'intervento di quest'ultima.??Zanoni mi sa che ne hai per poco....!!!

soldi ai dipendenti cittadino che paga

Le banche non daranno mai il benestare il buco è troppo grosso non si può far nulla. Una cosa si può fare ancora
"CHIUDERE" (CANTINA LAVIS) e con lei anche ( CASA GIRELLI ) così i soldi pubblici serviranno ai dipendenti per riqualificarli ,invece di sciuparli in realtà morte.

L'ultima del Boss

Il Boss ha fatto un'altra letterina
"Non riteniamo, per il momento, di commentare in alcun modo questa decisione provinciale."
E sul prestito obbligazionario, e sui soldi che le banche dovrebbero dare su garanzia della PAT:
"Di fatto non si tratta di un ulteriore indebitamento,..., in effetti questi due strumenti potranno permettere di riarticolare l’indebitamento residuo del Gruppo La-Vis (che non aumenta per effetto dei due interventi descritti) su più soggetti"
Rata arrivata (alcuni amministratori avevano preannunciato di 30 euro/q) più bassa dello scorso anno.
Rossi ma va a c...........

x soci creduloni la realtà

.....Si parla infatti di «affiancamento» degli organi di
amministrazione o di controllo dell'«ente
cooperativo sanzionato» a fronte di «gravi
anomalie ed irregolarità»
.........e il commissario di qualche anno fa, ossia l'attuale amministratore delegato Zanoni, si trova a essere sostanzialmente commissariato (e con lui l'intero consiglio di amministrazione)......
C'è poco da ridere, se qualcuno non lo ha ancora capito Zanoni&Paolazzi hanno clamorosamente fallito !!! Voi soci cosa aspettate a sfiduciarli ???

Resa dei conti Corriere

Il Corriere del Trentino oggi faceva tutta una serie di considerazioni sul tutor. Alla fine l'articolo chiudeva profeticamente così << c'è anche chi ipotizza in prospettiva il possibile addio dell'ad Marco Zanoni >>

Un altro Val de cembra

I ma dit che è andato via anche quello che si occupava dello sfuso oggi !!....quel che anni fa era en pesa

TI DROGHI ? operaio

l'Adige di oggi scrive che l'azione di responsabilità della LAVIS per la FWI è stata inviata anche alla Federazione.
BENE ! ma qualcuno dell'ufficio MARKETTING di lavis che si occupa della rassegna stampa dovrebbe recuperare le dichiarazioni fatte a suo tempo da ZANONI circa la gestione della società USA.
Perchè se è vero che la triade sapeva, e anche Federcoop, ZANONI ha avvallato, che tradotto vuol dire COPERTO il fattaccio.
Si dice in giro che abbia addiritura licenziato il responsabile amministrativo di CAGI, per questo, perdendo poi la causa costata qualche centinaia di migliaia di euro, e ora fa causa agli altri ?
domanda leggitima : problemi neurologici ... o un altro POLITICO ITALIANO D.O.C. vestito da MANNAGER ?

Ipoteche Esterno

Garanzie garantite da ipoteca... obbligazioni garantite da ipoteca... non si capisce se vogliono davvero dare una mano a Lavis o mettersi al sicuro.
Senza contare che le nuove ipoteche levano ancor più spazio di manovra alle banche, che si trovano senza garanzie.

mah! piango

Sarà ma da giugno dello scorso anno sono più i soldi promessi di quelli arrivati. E anche olivi, rossi e la delibera ultima i soldi li promettono ma ancora non si è visto nulla. Ecco perché da "sorrido" sono divenuto "piango".....

scatole fuori

oppure potrebbe andare fuori dalle scatole il tuo amico fracalossi! sarebbe comunque tutto risolto?

no commissariamento no party dipendente

Intanto come dicono i giornali di oggi le banche restano sul no anche dopo le decisoni della giunta. Quindi c'è poco da ridere in quanto le cose andranno ancora per le lunghe, i soldi li promettono da 8 mesi e fino a che non ci sarà un cambio vero, con Zanoni fuori dalle scatole la cosa non si sistemerà.
E con lui speriamo che se ne vada anche la banda di incompetenti che ha posizionato a Girelli , Dalpiaz, De Murtas e Campostrini.

sorrido ha ragione ovvio

Piero Calamandrei scrisse…
Il rinvio, simbolo della vita italiana: non fare mai oggi quello che potresti fare domani. Tutti i difetti e forse tutte le virtù del costume italiano si riassumono nella istituzione del rinvio: ripensarci, non compromettersi, rimandare la scelta; tenere il piede in due staffe, il doppio giuoco, il tempo rimedia a tutto, tira a campa'.
Questo è quello che ha fatto Rossi…. Ha rinviato!
Non punterei tanto sulla capacità dei Trentini di valutare la situazione alle prossime elezioni… per il Trentino qualunque sia il governante di Spagna o Francia .. l’importante è che se magna!
Quindi prevedo che la Cantina andrò avanti ancora un pezzo…anche se chi guadagnerà mon saranno certo i soci e i viticoltori!

x commercialista tranquillo

Caro mio, basta che tutti i non corrotti della magnadora della Lavis non votino questi elementi e li mandino a casa !!!!! Le elezioni sono vicine , se Rossi e il Patt pensano di prendere per il naso la gente si sbaglia di grosso, e per fortuna, dopo questa commedia c'è un bel tam-tam tra la gente per mandare a casa gli artefici di queste decisioni - schifezza.......L'importante è che tutti appunto facciamo un bel passaparola, pensate che dopo questa pagliacciata dell'affiancamento ho convinto anche mia nonna, convinta autonomista da sempre, ma ancora per fortuna per poco......!!!!!!!

Rosso,Olivi, PD e dintorni Commercialista

... mi rivolgo all'Ing. Paris. Ma secondo Lei quando parlano, Rossi, Olivi e Mellarini sanno cosa stanno dicendo ?
Testuale di Rossi da "L'Adige" di oggi: " iniezione di fiducia". Ma come, 5 anni fa è stata commissariata e dopo 5 anni si sta peggio di prima. Governatore, ma chi vuole prendere in giro.... o peggio.... chi vuole coprire ?
"come mercati e prodotto è una realtà solida"... ma di cosa sta parlando ???!!! E' noto in tutta Italia e all'estero che i prodotti LaVis non sono all'altezza e che non stanno vendendo sul mercato nazionale ... non parliamo di quelli esteri....
Comunque dopo questa uscita Rossi, Olivi PATT e PD dovranno rispondere agli elettori.... non sarà così semplice...
A Rossi, andrebbe ricordato che la LaVis ha avuto contributi provinciali notevoli prima di essere commissariato.... e il lease-back x Maso Franch (costruito grazie al contributo PAT -- osteggiato dal prof. Daidola ma voluto da Dellai) è servito per evitare il fallimento...
Capitolo Casa Girelli: Caro Olivi, ma lo hai letto il bilancio ??? Lei pensa che la GDO internazionale sia magnanima sapendo che sei alla canna del gas ? Pensa che visto che è in difficoltà i buyer dei vari gruppi a cui vende Girelli le concedano dei margini maggiori??? Ma dove vive lei ? A certo ... lei fa parte di una casta che ritiene normale il rimborso delle spese per recarsi sul luogo di lavoro... cosa he vale per tutti, vero ??? Girelli imbottiglia vini di tutta Italia e secondo lei i fornitori sapendo che una azienda è in difficoltà le concedano di vini a prezzi più bassi ??? ripeto ma dove vive ... ??? A forse è la straordinaria efficienza delle macchine vecchie di oltre 30 anni... e certo non le fanno più così... oppure dei 60/70 dipendenti ... in veneto ci sono cantine private che con la metà dei dipendenti fanno 50 milioni di bottiglie...
Per cortesia, cari politi, la misura è colma.... va bene aiutare, va bene coprire le malefatte compiute da PAT, FEderCOOP, ISA ecc, va bene togliere al povero per dare al ricco.... ma per piacere non credeteci così scemi da non capire come stanno le cose!!!!

addio sogni di gloria dominique

se non bastasse questo affiancamento a dire addio all'utopico e mai visto da nessuno piano industriale di Zanoni, anche Rossi dice : "...di essere il 3 polo se lo deve scordare...." .

caro operaio asini

Cosa pensi che i soci mandino via qualcuno,i soci sono solo capaci di litigare al bar tra di loro poi in asemblea parlano solo i politici,gli arroganti e i lecchini!!e quando va male si guarda a piazza dante e si arrabbiano col mondo..diciamola tutta com e' la storia,ognuno la vede a modo suo,ma un azienda che pensa cosi non ha futuro indipendente e solido x ke non ha mentalita.Arriva questo Girardi ma non cambiera niente xke e' voluto dalla politica e dovra fare quello che la politica vuole e insabbiare ancora.Per me e' un ulteriore sconfitta,perche non si cambia pagina come si doveva,poi arrivano un po di soldi ai soci basta questola loro carotina la vedono piu vicina al naso...piu in la non sono capaci di vedere..fate voi!!
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