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QT n. 1, gennaio 2015 Servizi

Dicono di lei (LaVis)

Le voci del Blog di QT

Quasi 650 sono finora i post comparsi sul Blog di Questotrentino a commento degli ultimi articoli da noi dedicati alle disavventure della Cantina LaVis. Non è facile sintetizzare l’evolversi del dibattito; diremo comunque, anzitutto, che i protagonisti possono essere suddivisi grosso modo in 4 categorie:

1. coloro (non molti, normali lettori di QT) che sono genericamente interessati alle vicende economiche provinciali; 2. ex soci della Cantina, col dente avvelenato; 3-4. attuali soci. Questi ultimi suddivisi fra coloro - pochi - che seguono pedissequamente la linea Zanoni, dicendo che tutto va bene, e coloro che, pur vedendo l’incombere del disastro, ritengono che in ogni caso si troverà un salvataggio.

Esemplare questo commento comparso in maggio: “Io sono contento, la strada è dura, ma si comincia a vedere la luce; la rata di marzo era buona e abbiamo preso anche più soldi di soci andati in altre cantine. Forza LaVis!”

L’ottimismo prevale ancora nei mesi successivi: “Mi dispiace - è la replica a un detrattore della Cantina - ma a luglio tu e i tuoi amici avrete poco da ridere, perché per il Gruppo LaVis arriveranno solo buone notizie. E arriveranno anche tanti bei soldini dalla Provincia”.

L’astio nei confronti dei soci di altre cantine o di chi è fuggito dalla nave pericolante è una costante: “Mi chiedo cosa avete da essere scandalizzati, banda di ciarlatani: è chiaro che non volete bene alla Cantina LaVis. Magari siete soci di Mezzacorona o ex soci di merda e godreste nel vedere la nostra Cantina fallire”.

I toni, come si vede, si stanno scaldando; da entrambe le parti: “Invece di fare i moralizzatori, pagate i debiti agli ex soci poi vedrete che nessuno vi cagherà più. Vi piacerebbe che nessuno parlasse della Lavis e che la gente credesse solo alla vostra versione (‘Va tutto bene’)!” Il batti e ribatti non ha tregua: “Eccoli smascherati, sono tutti ex soci, dei traditori che sono scappati appena la cooperativa si è trovata in difficoltà”.

Ma con l’estate le prospettive non migliorano e i pessimisti gongolano: “Mancano solo 11 giorni, poi inizierà il tuo ultimo calvario. Annegherai nella spocchia, nella presunzione e nella megalomania e stavolta la politica e la Curia non ti salveranno e ti lasceranno andare alla deriva. Quando un figlio ti chiederà: ‘Papà, come guadagni i soldi?’, cosa gli risponderai?”.

Per tranquillizzarsi ci si attacca a tutto: “Zanoni si è esposto in Tv. Non lo avrebbe fatto se non gli fossero state date delle certezze”. “Uno che lavora alla Cantina mi ha detto che sono tutti tranquilli perché arrivano i 10 milioni, mi diceva per la fine dell’anno”. “Come ci hanno detto in via ufficiosa alcuni collaboratori dei membri della Giunta Provinciale, i soci saranno tutelati. Le cose verranno sistemate, alla faccia di chi ci vuole male”.

Insomma, il mantra è “Figurarsi se la PAT ci abbandona. I soldi, in un modo o nell’altro, arriveranno”. Ma nel dubbio, e mentre la situazione si aggrava, monta la rabbia verso chi “l’aveva detto”: “Paris, non dimentichi che sta danneggiando centinaia di contadini che già hanno un sacco di problemi a tirare avanti”. “Paris, basta scrivere balle: sono anni che scrivi che Lavis dura pochi mesi e la cantina va più che avanti. Fatti un bell’esame di coscienza e forse è meglio se chiudi il tuo giornalino”.

Ma qualcuno, ancora al 30 dicembre, non si rassegna e persiste nel gridare alla falsificazione e al complotto: “Gentili Paris, Nostradamus, banche, revisori dei conti, giornali, saccenti vari, profeti, maghi, oracoli e cialtroni, che dite adesso che il CDA di ieri ha smascherato le falsità diffuse negli ultimi mesi?”.

L’ultimo tema di dibattito è la prospettata fusione con Cavit, un’eventualità che gli ex soci, che magari avevano anticipato quel passo, dicono - un po’ crudelmente - di non gradire: “Che questa LaVis presuntuosa vada avanti per la sua strada, senza contaminare il resto del Trentino. Consiglieri, soci e dipendenti in questi anni hanno sempre detto di avere grandi dirigenti. Perciò mi sento di dire a questi signori che siamo felici che loro abbiano superpresidente, superAD, supermarketing, ecc. E auguro a loro che continuino altri 100 anni con questi fenomeni. Altro che venire in CaVit, cosa porterebbero in dote? Debiti e disastri da mettere in ginocchio anche le altre cantine”,

Insomma, è il momento della vendetta, che però si esaurisce presto per lasciare spazio a un’infinità di post prima increduli e poi ironici quando si diffonde la notizia che la dirigenza di LaVis intende organizzare una protesta coi trattori davanti alla sede della Provincia (poi non se n’è fatto niente): “Dopo la figura de emmental fata col mandar a sfilar i dipendenti, adeso dovresen nar noi coi tratori? Spero sia en scherz, spero no sia vera, ve la sé enventada sta carnevalada?”. “No ghe credi: qua casca tut e dopo me toca sentir che l’unica roba che se enventa el Consiglio l’è de nar a Trent coi tratori? “.

No, la notizia era vera: “Oggi sul Corriere c’era scritto che bisognava andare in Provincia a protestare” e lo stesso Zanoni potrebbe presenziare, “dato che é anche lui socio sovventore: può venire con il suo BMW?” “In mancanza del trattore i soci possono protestare anche con motocoltivatore o eventualmente con l’Ape?

E soprattutto, comportarsi bene: “Per piacere, lavate bene trattori e motocoltivatori, non facciamo figure di emme”, così sarà una bella festa, anche perché “per guidare l’allegra brigata a far casino verso Trento, la Pat mette a disposizione di Paolazzi e Zanoni una stella cometa che illuminerà il loro cammino verso la speranza. Visto che buoi e asini ce ne sono in abbondanza, si cerca una figura femminile che si immedesimi in Maria e una maschile per Giuseppe. Andando verso Trento e la salvezza si pregherà, affinché, una volta arrivati davanti alla Cassa Centrale, si trovi una culla piena zeppa di milioni in cui adagiare al calduccio il Bambin Gesù. A fine giornata i Re Magi offriranno a tutti taralli e vin brulè! È gradita conferma”.