Coldiretti e la PiRuBi
L’analisi che accompagna il progetto preliminare della Valdastico Nord lamenta forti carenze di analisi sociale, ambientale ed economica e rientra in una logica di approccio progettuale arretrata culturalmente e con una visione miope su quello che la civiltà industriale chiama sviluppo, ma che per la civiltà contadina si chiama sterminio.
Infatti dopo i campi di sterminio la civiltà industriale ha determinato lo sterminio dei campi agricoli e ciò dimostra tutti i limiti e le contraddizioni di questa società. L’opera impatta su di un territorio assai fragile e rappresenta una corsia inquinante (ad esempio, PM10 e benzopireni), per la quale il progetto non dà nessuna risposta. Solo una striscia d’asfalto stesa per favorire un rapido attraversamento del territorio circostante.
La crescita, che la civiltà contadina millenaria chiama decrescita, si ottiene impegnando le energie e i denari per uno sviluppo del turismo e dell’agricoltura; entrambi di qualità superiore, perché questo sappiamo fare, e che nessuna delocalizzazione riesce ad imitare concorrendo con il nostro territorio.
Le sezioni della Coltivatori Diretti di Velio d’Astico, Cogollo del Cengio e Alto Astico esprimono pertanto netta contrarietà alla progettata opera.
I presidenti di sezione: Arduino Schiro (Alto Astico), Alain Bassa (Cogollo del Cengio), Stefano Lorenzato (Velo d’Astico)