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Motocross? No, grazie

PD della Val di Non

Il Circolo della Val di Non del Partito Democratico esprime la propria contrarietà alla realizzazione della pista da motocross nel comune di Coredo, per le conseguenze negative che essa determinerebbe. In primo luogo i danni ambientali, sia di tipo acustico, per la sua vicinanza agli abitati di Coredo e di Sanzeno, che paesaggistico, essendo la realizzazione prevista in prossimità del terrazzo naturale che sovrasta il lago di Santa Giustina in zona visibile da gran parte della valle. Le conseguenze ambientali appaiono evidenti, anche a causa dell’estensione dell’opera, superiore a 7 ettari, e per la necessità di provvedere all’esbosco (peraltro già avvenuto) di una superficie di oltre 5 ettari e ad uno sbancamento di oltre 45.000 mq di terra.

Il sacrificio richiesto ai cittadini nonesi e al patrimonio naturalistico non è poi giustificato dalle esigenze sportive dell’associazione che, in via esclusiva, gestirebbe l’opera: nella nostra provincia infatti vi sono già altre strutture idonee per l’esercizio del motocross. Né vi sono vantaggi economici che giustifichino l’opera: come rilevato dalla APT della Val di Non, essa non apporterebbe alcun beneficio al turismo, e addirittura sarebbe in contrasto col Piano Strategico di sviluppo Territoriale, approvato nel 2006, che mira a promuovere un turismo ecosostenibile, nel rispetto dell’ambiente, della cultura e in simbiosi con la vocazione agricola della nostra comunità. Oltre all’APT, anche numerose associazioni provinciali di categoria ed importanti centri culturali della valle hanno manifestato la loro contrarietà, al pari di 711 cittadini che han dato il via a una petizione popolare.

Compito principale della politica è governare e amministrare il bene pubblico nell’interesse dei cittadini e delle generazioni future, salvaguardando il patrimonio naturale e le risorse pubbliche. Mai come oggi si avverte la necessità di evitare costi insostenibili e di indirizzare invece la spesa pubblica per investimenti effettivamente produttivi, che garantiscano un benessere diffuso e duraturo. Anche in tale prospettiva, tenuto conto che la pista da motocross è stata ammessa ad un finanziamento pubblico da parte della Provincia per l’esorbitante importo di circa 1.400.000,00 euro (il 95% del costo di realizzazione), nel mese di aprile abbiamo incontrato a Cles l’assessore allo sport della Provincia, Marta Dalmaso, alla quale abbiamo chiesto di farsi portatrice delle nostre istanze presso la Giunta, anche per valutare la correttezza dell’iter amministrativo seguito e la sussistenza dei presupposti per finanziare e realizzare l’opera.

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