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Roncafort fa parte di Trento?

Volantino diffuso a Gardolo

Roncafort è il Bronx dei sobborghi di Trento. Che cosa c’è a Roncafort? Un bar, un tabacchino e un panelatte. Poi lo scalo ferroviario e quello intermodale, l’orribile sovrappasso che lo separa ancor più da Gardolo.

Mancano spazi e luoghi per restituire vitalità a un tessuto sociale: è il sogno di Roncafort.

Roncafort non c’è e, malgrado la lunga sequenza di "opere complementari" in agenda (l’ultima, la bretella per Trentino Trasporti), è ancora qui a chiedere rispetto e dignità per chi ci vive.

Qualcosa c’è: dopo una ventina di anni di battaglie, abbiamo ottenuto il piccolo parco pubblico a fianco della Chiesa.

  Ma guardiamo alle opere milionarie che si stanno progettando e realizzando in altre parti della Trento "città alpina"; è di questi giorni la rielaborazione dell’interramento di via dei Ventuno, l’avvio dei lavori di riqualificazione dell’area ex Michelin, investimenti all’ex Italcementi, a Trento nord (su cui pesano le sue incertezze sulla bonifica dell’ex Sloi), ecc. Poi la prossima apertura della prima canna della galleria di Martignano, la galleria di Piedicastello, che fa giustizia di un altro scempio urbanistico, ecc.  

Roncafort chiede attenzione e adeguate politiche sui servizi essenziali per la vita di una comunità.

L’amministrazione comunale ci esorta a utilizzare i mezzi pubblici ma le corse degli autobus da Roncafort a Trento sono insufficienti, soprattutto nei giorni festivi e nelle ore serali. Non c’è ancora una pista ciclabile per raggiungere la città in sicurezza e togliere auto dalla strada.

E quali sono le opere di "compensazione" sinora previste per Roncafort e Spini? Forse solo un altro obbrobrio con una ciminiera da 100 metri? A quando una coraggiosa presa di posizione sul no all’inceneritore? E’ in avvio la raccolta dei rifiuti con il "porta a porta", con buone possibilità di raggiungere gradualmente il 70% di rifiuti riciclabili. Si può dedurre, e Fiemme lo dimostra con quasi l’80%, che nel restante territorio trentino si può fare altrettanto. Si giungerebbe così alla graduale riduzione del quantitativo da conferire in discarica, migliorabile nel tempo, gestibile con trattamenti meno pericolosi, costosi e impattanti sia per i cittadini di Trento che per il Trentino.

Le grandi firme progettano ovunque "grandi interventi" per la Trento del futuro; i tempi sono maturi anche per un altro futuro per Roncafort.

Attendiamo fiduciosi.  

Volantino diffuso a Gardolo l’8 maggio in occasione della presenza del sindaco Pacher.