Lettera di Giulia (24 anni) alla madre
Ciao Mamma, sono stata un po’ acida e non avevo voglia di parlare del mio male. E’ che mi dà noia sentirne parlare spesso in termini diagnostici... Anoressia: perdita del peso, assenza di mestruazioni, paura del cibo. Mi pare un po’ riduttivo, e per me che la vivo è ben altro.
Forse questo era vero in un primo momento, quando avevo così tanta paura del mio fuori che non riuscivo a capire cosa simboleggiasse, ma ora con il mio male ci ragiono...
Il problema vero è che ho paura di amare, di quel sentimento che come un vortice ti arriva nella pancia e poi magari se ne va via e ti lascia quel vuoto; vuoto che prima era troppo pieno e viceversa.
Mi ricordo che quando ho deciso di arrivare nel "luogo" dove sono ora (credimi non è stato così tanto per caso, perché ho letto una dieta su qualche rivista, o ancora peggio per fare la modella, anche se non nego che a volte mi piacerebbe essere notata come una cosa bella e non solo per la mia malattia), avevo letto una frase che per me era diventato come un Karma, che riassumeva il perché di quello che stavo facendo... Ora quella frase faccio un po’ fatica a ricordarla perché non la trovo più adeguata a quella che sono ora, ma più o meno diceva così - ricordo che era di Freud se ti va di andarla a cercare: "C’è stata confusione tra amore e non-amore , allora sarà battaglia , sarà guerra interiore".
Meglio di così ora non la ricordo, però come vedi, non c’ è cibo, non c’ è paura di grassi o di carboidrati e allora il mio male vuol dire altro.
Con affetto, tua figlia.