Buono, ma normale
Partiamo da un punto fermo: si mangia bene. E Alfio Ghezzi - lo chef - è bravo. Perché partire così? Perché in queste poche righe, della Locanda Margon non parlerò proprio bene. Appoggiato sopra Ravina, il ristorante della famiglia Lunelli gode di una vista molto bella. L’edificio è un po’ anonimo, impreziosito però da una bella veranda (Veranda è anche il nome di una delle due cucine “proposte”, quella più informale; l’altra, di cui scriviamo, batte bandiera Salotto Gourmet ed è la proposta di punta). Comunque la posizione poteva forse valere qualche investimento in più da dedicare all’immobile: in Alto Adige ne avrebbero fatto un posto con più personalità. L’accoglienza del personale è garbata, la giovane età di camerieri, maître, e sommelier mette di buon umore. Purtroppo il loro atteggiamento è un po’ di maniera: presentare un vino dicendo il punteggio che ha ottenuto sulla guida è un po’ malinconico, e sentirsi chiedere “hanno gradito?” al momento di sgomberare il tavolo, è poco spontaneo. Stili anonimi anche per sala e mise en place, e ordinari i bocconcini offerti mentre si ordina. Si mangia scegliendo tra alcuni menù (creativi e del territorio) e alla carta. Abbiamo provato su entrambi la mano dello chef e ci pare di poter dire che “sul territorio” l’abbiamo visto più a suo agio. Coniglio cotto molto bene, asparagi croccanti e via così. Quasi mai però siamo stati sorpresi da una portata, mai un sapore che stupisca, nessun gioco con le consistenze. Tutto bene, ma tutto normale. E quando i prezzi sono importanti (quasi impensabile spendere meno di 70 euro a testa vini esclusi) ci si aspettano i fuochi d’artificio. Ma proprio nemmeno un bengala…
Locanda Margon, Via del Ponte 15, Trento - Tel. 0461-349401, Chiuso martedì e domenica sera.