Che fare se s’incontra un orso
Gli ultimi episodi di cronaca di incontri ravvicinati con orsi bruni usciti dal letargo sollevano ancora una volta il tema della convivenza con questo splendido animale. Se si avvista un orso a distanza è opportuno rimanere sul posto e godersi la vista senza cercare di avvicinarsi, magari per scattare delle foto. In caso di un incontro ravvicinato è opportuno far notare la propria presenza, parlando ad alta voce; se l’orso si alza in piedi e annusa è solo per valutare la situazione, non per manifestare aggressività. Allontanatevi velocemente, senza correre, lasciando sempre una via di fuga all’orso. L’orso non attacca se non è provocato. L’eventuale atteggiamento aggressivo o minaccioso ha lo scopo di intimidire e allontanare. Raramente si verificano “falsi attacchi” che portano a un reale contatto. In questi casi si suggerisce di mettere qualcosa davanti a sé, come lo zaino e allontanarsi senza correre.
Trovarsi di fronte un grande predatore può spaventare, il che avviene per scarsa conoscenza, per il ruolo di animali pericolosi che l’immaginario riserva agli orsi e soprattutto perché la paura ha sempre una componente ingovernabile. La comprensione verso chi si è trovato di fronte a questa situazione, come accaduto di recente in Trentino, è completa e il WWF non intende minimizzare tali paure. Crediamo però che la notizia ancora una volta sia stata riportata in modo esagerato e quindi romanzata. Un’orsa tende per istinto materno a porsi tra un potenziale pericolo e i propri figli, senza che questo comporti aggressività o improbabili inseguimenti. Ciò avviene normalmente in natura ed è esattamente ciò che farebbe una prudente madre umana alla vista di uno sconosciuto.