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QT n. 9, 5 maggio 2007 Servizi

Mesiano, l’alcool, i giovani

Ritorna la festa universitaria nel parco di Ingegneria. Con qualche novità...

Per gli universitari di Trento, Mesiano non è un semplice appuntamento primaverile, ma l’evento dell’anno: una festa lunga una giornata a base di musica, divertimento e spensieratezza, sempre più spesso annaffiata con dosi massicce di alcool.

Festa di Mesiano 2006. Foto tratte dal sito www.amicidibaffo.it

"La festa funziona così: - spiega uno dei seimila partecipanti degli anni passati - la gente si porta bottiglie di alcolici da casa, tanto all’ingresso non c’è alcuna limitazione particolare. All’interno del parco, poi, si ascolta musica, si beve e si socializza con gente nuova o con gli amici che incontri. L’alcool aiuta a rompere il ghiaccio, poi naturalmente dipende da persona a persona. C’è chi alza particolarmente il gomito e chi invece riesce a controllarsi".

La cosa non fa particolarmente piacere al comitato organizzatore (l’A.S.I. Leonardo, un’associazione di studenti della facoltà di Ingegneria), specialmente da quando i ragazzi in coma etilico sono talmente tanti che lo stand della Croce Rossa è costretto a lavorare a ritmo quasi ininterrotto. Tutelare la salute dei partecipanti e gli spazi dove si svolge la festa (ovvero, i giardini di Ingegneria) sono due priorità, ci spiega Matteo Quatrida, presidente dell’associazione, che aggiunge: "Sono giunte lamentele dall’alto e, poiché il suolo su cui si svolge la festa di Mesiano non è di proprietà dell’A.S.I. Leonardo, ma dell’Università, è inevitabile ascoltare anche la loro voce. L’abuso di alcool va limitato: non è piacevole per nessuno né stare male - in primis -, né avere intorno gente che sta male. Forse dicendo questo deluderò qualcuno, ma la Festa di Mesiano non è la festa dell’alcool. E se viene intesa in questo modo, mi spiace, ma ci si sbaglia. Non è assolutamente mia intenzione trasformarla nella festa dell’eccesso e dell’abuso".

Oltre alle raccomandazioni, poi, ci sono anche una serie di misure volte a "regolarizzare" l’evento: la prevendita dei biglietti avverrà unicamente il giorno mercoledì 16 maggio nella mattinata e non sarà possibile acquistarne più di due. Inoltre, per entrare, sarà necessario essere studenti dell’Ateneo di Trento ed esibire pertanto un tessera universitaria valida; in alternativa, è possibile guadagnarsi un pass effettuando un servizio di quattro ore nelle giornate precedenti la Festa e/o due ore durante la Festa, aiutando gli organizzatori.

Ma soprattutto, da quest’anno sarà proibito introdurre bottiglie di ogni sorta all’interno del parco: in pratica saranno banditi gli alcolici di provenienza esterna. La birra e altre bevande alcoliche saranno comunque in vendita all’interno della festa, il che evidentemente vanificherà in qualche misura la battaglia contro le sbronze. In compenso, i prezzi - relativamente alti - dovrebbero dissuadere da un consumo eccessivo.

Si tratta di contromisure efficaci? Certo gli organizzatori (tra l’altro studenti a loro volta) sono animati dalle migliori intenzioni ed è positivo il loro intento di cercare delle soluzioni a quello che è un problema serio.

Ma è indubbio il rischio di veder aumentare il numero di persone che tenteranno di portare all’interno dell’alcool in modo abusivo, magari passando per vie secondarie, al pari dei moltissimi liceali che non hanno intenzione di svolgere il servizio di volontariato.

Altri, cercano di motivare facendo leva su diverse prospettive: "Impedire di portare all’interno ogni bottiglia, pure quelle di plastica, è ipocrita; come resistere senza acqua per un’intera giornata sotto il sole? Certo la si può comprare, ma portarla da fuori è più pratico e soprattutto economico".

L’intervento di Simone precisa ulteriormente: "Il punto forte di Mesiano era proprio la possibilità di portarsi le cose da casa; con queste misure la festa perde il suo originario spirito di libertà; è giusto cercare di limitare certi fenomeni, ma non con queste soluzioni, che comunque non impediranno a qualcuno di finire in coma etilico".

C’è invece chi approva e condivide le scelte del comitato organizzatore, anche se si tratta prevalentemente di voci fuori dal coro.

In ogni caso, solo il 27 maggio si potrà fare un bilancio della festa di quest’anno; per il momento non resta che aspettare, augurandosi di non rivedere più le scene degli anni scorsi, con ragazzi completamente ubriachi che rifiutano i soccorsi (come si vede dai fotogrammi di un video su YouTube, pubblicati anche sull’Adige) o giovanissimi liceali che danno un prematuro arrivederci al proprio fegato.

La Festa di Mesiano 

La Festa di Mesiano è l’evento universitario dell’anno. Nata nel 1993 su proposta dei rappresentanti degli studenti, negli ultimi anni la festa raccoglie più di 6.000 presenze tra universitari e liceali, attratti dalle moltissime band presenti (negli ultimi anni, tra gli altri, hanno suonato The Roldeg Stones, Meganoidi, Linea 77 e Persiana Jones), dai tornei di calcetto saponato, streetbasket ed altri sport, dalle attrazioni "curiose" (giochi acrobatici, giocolieri con birilli e via dicendo) ma anche –e soprattutto- dall’alcool che scorre a fiumi.L’associazione organizzatrice (l’A.S.I. Leonardo) promette per quest’anno un’edizione particolarmente intensa: quattro palchi in cui si esibiranno più di 20 gruppi musicali e svariati DJs per un totale di circa 25 ore di musica in grado di soddisfare i più svariati gusti musicali. Sul viale d’ingresso saranno "schierate" le associazioni studentesche dell’ateneo accanto agli stand promozionali.Trampolino di lancio per la manifestazione è Mesiano Express, manifestazione organizzata per selezionare le band locali che avranno la possibilità di suonare il 26 maggio, giorno della festaPer rendersi conto della situazione basta ascoltare alcuni studenti; "Dove c’è alcool c’è festa! Questa è la filosofia dei ragazzi d’oggi!" - proclama a gran voce Alessandro sul forum degli studenti di Trento. Quindi, niente alcool, niente festa.