1995-2005: dieci anni di criminalità
In Europa, come pure in Italia e in Trentino, diminuiscono gli omicidi, ma aumentano aggressioni e violenze sessuali.
Il 19 marzo scorso Transcrime ha presentato i risultati dell’8° rapporto sulla sicurezza nel Trentino dal titolo “La criminalità in Europa, Italia e Trentino dal 1995 al 2005”. Lo studio non si occupa solo della criminalità in Trentino, ma offre una fotografia mai scattata prima delle tendenze della criminalità e dei cambiamenti avvenuti in tema di sicurezza in Italia e in Europa. Analizza, infatti, i reati violenti e quelli appropriativi, ne osserva le tendenze dal 1995 al 2005 e descrive la situazione attuale riferita al biennio 2004-2005. Questo rapporto è il primo ed inedito confronto tra la criminalità in Italia e nei paesi dell’Unione europea che si avvale di dati 2005 di fonte Eurostat ed è la prima indagine approfondita mai pubblicata della criminalità italiana e trentina con dati 2005 di fonte S.D.I.
Il testo del rapporto, realizzato per la Provincia di Trento da Transcrime – Centro interuniversitario Università di Trento/Università Cattolica di Milano, è scaricabile dal sito di Transcrime all’indirizzo www.transcrime.it.
I reati contro le persone: omicidi e altri reati violenti. Il decennio 1995-2005 si caratterizza per una diminuzione generalizzata degli omicidi in tutta Europa. Diversamente, gli altri reati violenti sono in costante aumento. E’ il fenomeno della cosiddetta violenza “frenata”, che sembra esprimersi sempre meno in omicidi e sempre più in una pluralità di comportamenti violenti, proprio come un fiume in piena che, frenato da un ostacolo, si disperde in molti rivoli prima di arrivare alla foce. L’Italia si inserisce in questo trend: omicidi in calo ed addirittura dimezzati nelle isole, lesioni dolose e violenze sessuali in costante crescita in tutte le macroaree italiane per tutto il decennio.
Nel biennio 2004-2005 le province a maggiore rischio di omicidio sono quelle calabresi, mentre i tassi più elevati di lesioni dolose si registrano nelle province di confine e turistiche. Le violenze sessuali si concentrano nelle grandi città come Milano, Bologna e Firenze. Nel Trentino, accanto ad un andamento simile a quello nazionale per le lesioni dolose, si rilevano tassi superiori alla media nazionale per le violenze sessuali. Dal confronto con le province limitrofe, tuttavia, il Trentino emerge come l’area più sicura per il reato di lesioni dolose, con le province di Brescia, Belluno e Verona in posizione più critica. Per le violenze sessuali l’unico comprensorio trentino con valori elevati risulta essere la Valle dell’Adige.
I reati contro le cose: furti. Il decennio 1995-2005 si caratterizza per un andamento in calo dei furti in tutta Europa: i furti in abitazione diminuiscono maggiormente nell’Europa del nord, i furti di veicoli a motore nel centro-sud Europa. Anche in Italia i furti sono stabili o in lieve diminuzione: i furti in abitazione e quelli di autoveicoli calano in tutto il Paese; i furti in esercizi commerciali sono stabili o in diminuzione con il centro-nord, che registra i valori maggiori; i furti su auto in sosta sono in calo ovunque, ma con valori superiori al nord e al centro rispetto al sud ed alle isole. Le aree geografiche più a rischio per i furti in abitazione, in esercizi commerciali e per i furti su auto in sosta appartengono al centro-nord; mentre i furti di autoveicoli mostrano tassi elevati soprattutto al sud. Il Trentino mostra un andamento simile, pur collocandosi su valori minori rispetto all’Italia. Unica eccezione, i furti su auto in sosta, dove il Trentino presenta tassi maggiori rispetto a quelli italiani per l’intero decennio.
I reati contro le persone e le cose: rapine. Nel decennio 1995-2005 le rapine registrano tassi in crescita, in particolare nell’Europa del nord e nell’Europa occidentale. La tendenza crescente europea trova conferma a livello nazionale, con un aumento marcato delle rapine nel sud (ad eccezione delle isole). Napoli e Caserta sono le province italiane che, nel biennio 2004-2005, hanno i tassi più elevati. Alcune differenze emergono per le rapine in banca ed uffici postali, le quali crescono nel nord-est e diminuiscono al sud nel corso del decennio considerato. E questa volta è Bologna il capoluogo di regione più a rischio. Le rapine in Trentino si mantengono su valori molto più bassi rispetto al dato italiano per tutto il decennio. Se confrontiamo i valori trentini con quelli delle province limitrofe, le situazioni migliori si riscontrano a Belluno, Bolzano e Trento. Anche relativamente alle rapine in banca e in uffici postali, il Trentino si mantiene su una posizione migliore dell’Italia, con tassi più bassi rispetto a quelli delle province confinanti, in particolare di quelle lombarde e venete.