Caratteristica delle regioni di frontiera è il particolare rapporto con il territorio. Rompere questo legame sarebbe tradire valori di solidarietà e di identità.
Il mediocre “pensiero unico”, la “politica debole” - tanta tattica e pochi contenuti - alimentati dai successi elettorali della Margherita. E dall’altra parte i punti attorno a cui aggregare una politica riformista.
Le bussole ideali non mancano alla sinistra. Eppure, dall’aeroporto di Mattarello agli incontri con i sindaci, sembra emergere una sudditanza verso i poteri forti, le corporazioni, i vecchi modelli di sviluppo.
“Attenti, ci sono le elezioni” la triste frase di quando la politica diventa propaganda. E nel nome delle elezioni, gli equivoci abbracci nel centrosinistra trentino.
Centro-sinistra allo sbando, i Ds al bivio: o un radicale rinnovamento dei dirigenti, frutto di una rivolta del popolo della sinistra, oppure una penosa sopravvivenza marginale.
C'era chi aveva un sogno: che il congresso dei Ds dicesse una parola chiara contro il clientelismo e il prevalere di interessi lobbystici nella politica provinciale.
Invece niente di tutto questo: solo un vuoto parlare di nuove e improbabili sigle.