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Il crepuscolo degli dei

La lunga rincorsa verso le elezioni comunali del 2006. Con i democristiani in preda al panico.

Nella primavera del 2006, si voterà per il Consiglio comunale. Grande disordine sotto il cielo, la situazione è eccellente. Fra i democristiani, specialmente nella corrente "imprenditoriale" della lista civica dell’ex-sindaco (e oggi Capitano) van Staa e della sindaca Zach, confusione e panico sembra prevalgano. Si sente aria di "Crepuscolo degli dei", e ogni volta che la sindaca afferma di voler, "naturalmente", ricandidarsi, tutti si chiedono chi, questa volta, tenterà di farla fuori. In ben tre elezioni successive dal 2002 al 2004 (parlamentari, regionali ed europee, tutte non immediatamente paragonabili alle comunali, e guai a chi vuole dedurne l’esito delle elezioni del 2006), i democristiani sono scesi a livelli di guardia per chi crede che abbiano un diritto divino a governare la città, come hanno fatto dal 1945 in poi. Nelle europee, il sorpasso c’è stato e i verdi sono diventati il primo partito in città (e sia pure con una partecipazione molto variabile ai diversi livelli, soprattutto hanno conservato, in numeri assoluti, un "pacchetto" di voti al di sopra dei 10.000 in ciascuna elezione).

La sindaca di Innsbruck, Hilde Zach.

Nei sondaggi degli ultimi mesi la lista della sindaca, i verdi, i popolari tradizionali (social-cristiani) ed i socialdemocratici sono tutti quotati un po’ al di sopra della soglia del 20 per cento (il resto andrebbe a liste locali sparse). E siccome i verdi hanno già detto chiaro e tondo che non vogliono stare all’opposizione, un esito elettorale vicino ai sondaggi attuali vorrebbe dire che, in primis, di una maggioranza democristiana, nemmeno l’ombra, e poi che sono possibili anche coalizioni che escludano l’attuale sindaca dalla stanza dei bottoni.

E’ il panico, dunque. L’assessoressa alle strade (socialdemocratica), vuole presentare, insieme ai collaboratori, i lavori per garantire la viabilità d’inverno? Nisba. La conferenza stampa viene bloccata dalla sindaca (i dirigenti comunali, per parlare con la stampa, hanno bisogno del nulla osta della sindaca, in quanto responsabile per il personale). Apparentemente, presentare lavori stradali fa parte, perfidamente, della campagna elettorale dei rossi.

I verdi chiedono (a ragion veduta) le cifre del bilancio preventivo per gli investimenti a medio termine? Niente. "E perché dovrei darle proprio a voi?" - si è meravigliata la sindaca.

La città, l’autorità competente per il trasporto pubblico IVB, la Provincia e la Repubblica firmano un contratto per il finanziamento (200 milioni di euro per i prossimi 10 anni) per potenziare il trasporto pubblico su rotaia nell’area metropolitana di Innsbruck, in base a decisioni unanimi del Consiglio comunale? Al Consiglio, la comunicazione ufficiale arriva con un mese di ritardo. E quando i verdi celebrano la firma, avvenuta al ministero a Vienna, con una piccola festa in centro, e la stampa ne riporta le foto (invece della foto ufficiale della sindaca con la penna in mano), la sindaca va su tutte le furie contro la stampa rea di essere non di regime, e straparla di diffusione di notizie confidenziali da parte dei verdi, che hanno solo diffuso quanto il Capitano aveva detto, ufficialmente, ai capigruppo del Consiglio provinciale tre giorni prima. Ovviamente, l’ufficio della signora Zach è diventato Fort Alamo, assediato dei selvaggi indiani metropolitani.

Quando ci si sente assediati, il sonno della ragione crea mostri. Quando mancano progetti per lo sviluppo della città, vanno riesumati i progetti degli anni ’60 e ’70. Così il Capitano, in quanto "sindaco supremo" (parole testuali di uno della sua lista) e la sindaca, per ripulire l’immagine della città, per dare il via a nuovi progetti infrastrutturali, per creare nuovi posti di lavoro…, hanno deciso che Innsbruck dovrà candidarsi per una terza edizione di giochi olimpici d’inverno (per il 2014), che non serviranno ad altro che a riempire, per sole due settimane, i faraonici templi sportivi costruiti a suon di milioni. Le necessità sono ben altre: ad esempio, potenziare l’università che sta lottando contro i risparmi ministeriali per posizionarsi nella competizione fra gli atenei, dare nuovo fiato all’imprenditorialità diffusa che si sta sviluppando nel settore dei servizi attorno all’università...

Di fronte a queste obiezioni, silenzio assoluto.

Non disturbare il manovratore, giacché dobbiamo sorpassare Salisburgo, che i giochi li vuole anche lei.