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Graz dei miracoli

Nel capoluogo della Stiria si sta attuando una vera rivoluzione ambientale. Con risultati stupefacenti. Da L’Altrapagina, mensile di Città di Castello.

Achille Rossi

Sembra piovuto da un altro pianeta il dottor Karl Niederl, dirigente dell’Ufficio ambiente del comune di Graz, mentre espone a un uditorio sbalordito i risultati raggiunti in 10 anni dal capoluogo della Stiria.

"Abbiamo ridotto del 50% l’inquinamento dell’aria sopra la città, le emissioni di ossido di carbonio degli edifici comunali sono state dimezzate, mentre nel resto della città si è giunti a una riduzione del 7%. Sono stati coperti col solare 25.000 metri quadrati (che in Italia - fatta la proporzione - equivarrebbero a 10 milioni di m2, n.d.r.), ma contiamo di raggiungere una superficie 10 volte più grande. Il nostro Comune risparmia un miliardo di litri d’acqua all’anno, riesce a riciclare il 70% dei rifiuti, ha costruito più di 100 km di piste ciclabili in 10 anni e ha migliorato la qualità dell’acqua del fiume dal livello 4 al livello 2".

Sono cifre da paese dei balocchi. Eppure quando il pro
getto è partito, 13 anni fa, prima del vertice di Rio, la situazione non era per niente rosea. D’inverno la città di Graz, 230.000 abitanti, era in Austria la capitale dello smog.

Ma che cosa ha reso possibile questo autentico miracolo? La risposta di Niederl è semplice: "Ci siamo preoccupati di attivare la partecipazione dei cittadini per garantire una città sostenibile. E, quel che è più importante, non abbiamo preso in considerazione soltanto il problema ambientale; si è tenuto conto degli aspetti sociali, della cultura, degli sviluppi economici". A questo proposito Niederl si produce in un affondo critico: "Quest’anno in Austria abbiamo avuto molte alluvioni; se avessimo speso prima questi soldi per proteggere il clima avremmo fatto anche un ottimo investimento economico".

Il programma d’azione del Comune di Graz sembra realizzare il vecchio slogan sessantottino della "fantasia al potere". "Con i progetti Ökoprofitt, Ökodrive, e Ther- moprofitt siamo riusciti a coinvolgere attivamente l’economia di Graz nello sviluppo sostenibile della nostra città. Le aziende locali sono state implicate in una rete che ha prodotto nuove tecnologie ecologiche e nuovi posti di lavoro. Al momento nel nostro territorio si sono sviluppate più di 100 aziende del settore ecotecnologico, con un know how di altissima qualità, alcune attive addirittura a livello mondiale".

Il Comune di Graz è stato il primo a mostrare che gli aspetti sociali e quelli economici possono essere collegati con la protezione del clima e dell’ambiente e possono procedere di pari passo. Per questo la città è stata premiata dall’Unione europea nel 1996 come prima città sostenibile d’Europa.

Niederl illustra i settori di intervento dove è impegnato attualmente l’ufficio ambiente del Comune di Graz: "Vogliamo diminuire l’utilizzo della corrente elettrica che è aumentato, ridurre l’impiego dei mezzi di trasporto privati, ribassare la crescita dei rifiuti a livello globale". E poi passa a descrivere i tre progetti pilota: "Ökoprofitt tenta di far sì che le aziende lavorino a livello ecoefficiente e creino prodotti nuovi sostenibili, accrescendo al tempo stesso la loro forza economica". E Niederl snocciola una serie di dati: "Più di 130 aziende s’impegnano in questo ambito, sono state definite un migliaio di misure, a livello internazionale partecipano oltre mille ditte. Nel settore idrico, energetico e delle materie prime abbiamo raggiunto grandi risparmi, che salvaguardano l’ambiente in maniera rilevante".

Ma non è tutto: "Questo programma è stato concepito per essere trasferito in qualsiasi parte del mondo. Ci sono persone che fungono da formatori, i quali, insieme a una decina di aziende, spiegano quali sono le strategie e le soluzioni da adottare caso per caso. Così le aziende imparano l’una dall’altra e crescono insieme. Tale lavoro di consulenza risulta anche economico perché abbatte i costi di un decimo. Dopo un anno le aziende ottengono il riconoscimento Ökoprofitt e continuano a lavorare insieme, con la supervisione di alcuni rappresentanti comunali. Il programma ha già avuto una diffusione internazionale: vi partecipano una cinquantina di città tedesche, una slovena e una polacca".

Il progetto Ökodrive è ancora più curioso: "L’olio alimentare che si adopera in cucina viene recuperato, trasformato in biodiesel e utilizzato negli autobus urbani. La città è stata così entusiasta dell’iniziativa, che nel 2003 vuol raggiungere il 100% dell’uso del bio- diesel. Il Comune ha modificato tutti i suoi veicoli, ma lo sta facendo anche un’impresa privata di taxi".

Il progetto Thermoprofitt si propone di proteggere il clima utilizzando l’energia solare e abbattendo del 30% le emissioni di ossido di carbonio. Il funzionamento è semplice: "L’utente riceve una garanzia del suo risparmio di emissioni inquinanti. Se il risparmio non raggiunge un certo livello è l’investitore a dover pagare questa differenza. Con tale sistema sono nati più di 100 progetti. Il nostro obiettivo è di arrivare a mille nell’immediato futuro".

Ma la chiave di volta del successo della politica ambientale di Graz è la partecipazione dei cittadini. "Noi ci preoccupiamo di formare dei manager, i cosiddetti "lama", all’interno dei quartieri della città. Si tratta di un provvedimento molto utile a livello sociale. In un quartiere, ad esempio, dove la sensibilità ambientale era abbastanza scarsa, sono scoppiate delle liti per il problema dei parcheggi. Dopo la sensibilizzazione abbiamo potuto operare una ristrutturazione con risparmio energetico. E’ un metodo che permette di raggiungere risultati insperati. Non c’è bisogno di aspettare l’azione del governo, noi stessi possiamo già fare molto".

L’Ufficio ambiente del Comune di Graz sta dando l’esempio: "Quest’anno si è già svolta la tredicesima edizione della festa dell’ambiente, a cui hanno partecipato 80 organizzazioni non governative, e che è stata preceduta da molte attività all’interno delle scuole. Vogliamo mettere in evidenza che la protezione dell’ambiente fa parte della cultura quotidiana. Nel comitato consultivo per la protezione della natura le organizzazioni ambientaliste hanno la possibilità di discutere alla pari con i politici e i funzionari comunali i provvedimenti che presentano un qualche impatto ambientale. Abbiamo dato vita anche a un forum sulla salute e ad una hot line sull’ambiente".

Al di là delle singole realizzazioni, vale la pena ricordare le idee guida che ispirano l’azione del Comune di Graz. Eccole: la protezione dell’ambiente è nell’interesse del cittadino; è più importante consultare e incentivare che regolamentare e sanzionare; convincere val più che conquistare; fare prevenzione ambientale può essere un piacere.

E’ una specie di rivoluzione copernicana che richiede soltanto un cambiamento di ottica.

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