E bravo Andreolli!
Due importanti iniziative dell’Assessorato provinciale al Commercio a favore dei consumatori.
In quest’ultimo periodo l’Amministrazione provinciale di Trento, per mezzo dell’assessore al Commercio, dott. Remo Andreolli, ha mostrato particolare attenzione alle tematiche consumeristiche. Infatti nel giro di una settimana (4-11 settembre ) presso l’assessorato al Commercio è stato presentato il "Protocollo d’intesa" e la proposta di legge provinciale "Tutela dei consumatori e degli utenti nella provincia di Trento": due iniziative che denotano sensibilità e attenzione dell’assessore verso queste tematiche.
Come associazione a tutela dei consumatori ed utenti vogliamo anche noi dire la nostra, analizzando nel merito tanto " il protocollo d’intesa", quanto la proposta di legge, ed esprimendo il nostro punto di vista in ordine ad entrambe le iniziative.
Per quanto riguarda il Protocollo d’intesa, gli aspetti originali ed interessanti risultano:
1. per la prima volta la Pubblica Amministrazione è riuscita a far sottoscrivere un documento a soggetti che rappresentano interessi diversi se non contrapposti. Il documento infatti è stato firmato da associazioni di categoria quali Federazione Trentina delle Cooperative, Sindacato Agricolo Industriale, Unione Commercio Turismo e Attività di Servizio, Confesercenti, Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici, Associazione Albergatori; organizzazioni sindacali, quali Cgil, Cisl e Uil; associazioni dei consumatori, quali Adiconsum, Codacons, Lega consumatori Acli, Cittadinanza Attiva, Adoc, Comitato difesa Consumatori, Ctrrcc;
2. la collaborazione, tra i soggetti che hanno sottoscritto il protocollo, al fine di "realizzare un modello locale su base territoriale di controllo del mercato e degli operatori finalizzato alla tutela dei consumatori nel rispetto delle norme sulla concorrenza";
3. un patto di autoregolamentazione per "tenere sotto controllo l’andamento dei prezzi, alla produzione e finali, in nome delle finalità di trasparenza, correttezza e tutela dei consumatori";
4. la creazione dell’Osservatorio per il Commercio, con il coinvolgimento delle associazioni dei consumatori, per rilevare i prezzi dei beni di più largo consumo, accompagnata da un monitoraggio dei comportamenti di acquisto delle famiglie trentine, esteso al territorio dell’intera provincia di Trento;
5. periodici incontri con i soggetti firmatari del protocollo, con la disponibilità ad estendere l’invito anche ad altri soggetti oggi assenti, per verificare i risultati dell’attività dell’Osservatorio, formulando opportune osservazioni e rilevazioni in proposito.
A questo punto, come Intesa dei consumatori ( Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori ), prendiamo atto della disponibilità e sensibilità mostrata dall’assessore Andreolli, sperando che dagli aspetti teorici si passi quanto prima anche all’azione pratica e concreta, venendo così incontro alle attese e alle aspettative dei cittadini.
Siamo anche convinti che occorra sgomberare il campo da una vera e propria giungla dei prezzi, dove ad essere penalizzati non sono solo i consumatori, ma anche lavoratori ed artigiani onesti: proprio in questi giorni abbiamo ricevuto da parte di un carrozziere la segnalazione di un aumento senza motivazione di un ricambio da parte del suo fornitore di oltre il 20% rispetto al costo precedentemente concordato; così pure un panificatore ci ha segnalato l’aumento immotivato del prezzo del pane comune da parte di un suo collega.
Lo spirito del Protocollo d’intesa mi sembra sia stato quello di voler punire chi ha fatto o cerca di fare il furbo, approfittando della confusione generale.
Sempre nella direzione di premiare gli operatori onesti e coscienziosi va menzionata la concreta proposta avanzata, a livello nazionale, dall’Intesa dei consumatori in accordo con alcune associazioni di categoria e accolta favorevolmente, a livello provinciale, dalla Federazione Esercenti Pubblici e Turistici, nonché dalla Confesercenti, dell’istituzione del cosiddetto "bollino verde di prezzo amico", che consentirà di mantenere fermi i prezzi di luglio scorso fino al termine dell’anno per quanto riguarda i generi di più largo consumo in bar, pizzerie, generi alimentari, abbigliamento (ovvero quegli esercizi commerciali aderenti a quelle due associazioni di categoria, che aderiranno alla proposta).
Sia la Federazione Esercenti che la Confesercenti hanno inviato ai propri iscritti una lettera con la quale caldeggiano l’iniziativa e, a detta dei responsabili, sembra esserci una massiccia, se non unanime, adesione, in quanto anche tale strumento viene ritenuto utile per rilanciare i consumi e favorire la crescita economica.
Per quanto riguarda la proposta di legge provinciale intitolata "Tutela dei consumatori e degli utenti nella provincia di Trento", questi ci sembrano essere gli aspetti interessanti:
1. la "promozione ed attuazione di una politica di informazione, educazione e formazione del consumatore, per consentirgli autonome e consapevoli scelte e valutazioni nei rapporti con la produzione e la distribuzione".
Quello dell’informazione, educazione e formazione del consumatore è infatti un percorso fondamentale per permettere poi al cittadino delle scelte autonome e consapevoli e far sì che egli possa avere gli elementi indispensabili per valutare i comportamenti da adottare quando dovrà operare sul mercato;
2. l’istituzione di un " Centro tutela del consumatore e dell’utente". La creazione di un organismo del genere può andare nella direzione di offrire alla collettività un servizio più qualificato e razionale, evitando doppioni con conseguenti sprechi, utilizzando invece al meglio le sinergie delle diverse associazioni.
E’una sfida che la Pubblica Amministrazione lancia alle associazioni di consumatori, che d’ora in poi dovranno operare in spirito di collaborazione e non più pensando ognuna al proprio orticello.
3. Non è da sottacere, infine, il fatto che siano state accolte le osservazioni formulate dal Codacons in occasione della prima presentazione del progetto di legge alle associazioni dei consumatori, nel giugno scorso.