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QT n. 12, dicembre 2020 Trentagiorni

Gestione rifiuti: una buona notizia

Finalmente si è arrivati allo stralcio definitivo di 10 situazioni che erano candidate a deposito dei rifiuti

La gestione delle cave presenti sul territorio trentino sta trovando una soluzione definitiva. Entro il 31 dicembre la giunta provinciale deciderà lo stralcio di una decina di queste situazioni.

Ci voleva la Lega al governo per arrivare ad un simile risultato? Sembra proprio di sì. I governi di centrosinistra hanno sempre rinviato il tema, nonostante le pressioni dei comitati civici e dei comuni più sensibili, nonostante inchieste anche clamorose sullo smaltimento illecito di rifiuti, vedi Sardagna o peggio ancora Monte Zaccon in Valsugana, dove è dovuto intervenire il Corpo forestale di Enego per dare il colpo di grazia ai responsabili dell’inquinamento. Probabilmente gli interessi dei privati sollecitavano maggiormente le attenzioni dei precedenti amministratori che non i temi legati all’ambiente.

Finalmente si è arrivati allo stralcio definitivo di 10 situazioni: Sardagna (Trento), Pilcante di Ala (vedi La discarica che non vogliamo su QT del novembre 2019), Monte Zaccon e Camino in Valsugana, le Bancoline a Varena (uno scandalo ambientale e paesaggistico, ettari di foresta scomparsi in una enorme voragine causata dalle escavazioni di sabbia), la Stuardi di Lavis, La Bersaglio vecchio e Fasse di Nago in Alto Garda, la Cengi di Marco a Rovereto, la Bordala a Ronzo Chienis.

In queste aree strategiche, alcune anche per l’agricoltura di pregio o per temi relativi al paesaggio, ora spetta ai Comuni decidere sulle future destinazioni e definire gli accordi con i privati. Sono tutte situazioni i cui sviluppi andranno seguiti con la massima attenzione e sulle quali sarà doveroso pretendere trasparenza assoluta. Anche perché non si ripetano le discutibili situazioni - queste approvate dal governo leghista - di recuperi di cantieri e aree di escavazioni fluviali, come accaduto a Molina di Fiemme, a San Jan in valle di Fassa, o lungo la Brenta in Valsugana.

Al momento le parlamentari leghiste Martina Loss e Vanessa Cattoi esultano e si prendono il pieno merito delle decisioni, senza alcun riferimento al lavoro svolto dai comitati civici dei diversi territori su situazioni critiche denunciate anche da oltre 10 anni. A loro dire la Lega dimostra piena attenzione ai temi ambientali.