La democrazia secondo Denis Paoli
Velate minacce di ritorsioni nei confronti di chi la pensa diversamente
Tarcisio Caset è dirigente di una squadra dilettantistica di calcio di Nave San Rocco, nonché presidente del locale Circolo anziani; che malgrado la non più verde età, non disdegna di smanettare su Facebook. E lì, nel corso di una “conversazione”, gli è capitato di scrivere: “Salvini dice la verità? Mai detta una volta in vita sua, da politico”. Con l’aria che tira sui social, la sua è un’espressione addirittura naif, oltretutto difficilmente contestabile: valga per tutti l’episodio della sedicente “bambina di Bibbiano” esibita dal Capitano sul palco di Pontida, in realtà “strappata ai genitori” in quel di Lomazzo (Como), paese governato da un sindaco leghista.
Ma come si è permesso? – s’indigna ugualmente il consigliere provinciale della Lega Denis Paoli. Caset “non può dire le sue opinioni, perché è un dirigente di una società sportiva che lavora con i giovani”.
E conclude vagamente minaccioso: “Spero che controllino il suo operato”.
Caset a quel punto precisa: “Io faccio il dirigente in una squadra di amatori, non di bambini, sono tutte persone adulte. E lo faccio a titolo gratuito e di volontariato… evidentemente al giovane consigliere non è piaciuto che avessi un'opinione differente dalla sua. Ora attenderò i controlli che ha promesso: quella frase non mi è piaciuta, mi è parsa una minaccia. Ma me ne farò una ragione”.
Ora, è certamente grave il tentativo di Paoli di tappare la bocca a chiunque non la pensi come il suo partito, ma ancor più grossa, proprio fuori dal mondo, è la versione del giovane Paoli su quanto accade, e non da oggi, tra Facebook e Twitter: “Quello di screditare sui social è un concetto nato con il nuovo governo con 5 Stelle e Pd, che credono sia la normalità screditare gli altri”.
Analfabetismo informatico o sfrontatezza?