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Raccolta differenziata: sempre più difficile

Il governo centrale ha inventato il nuovo balzello dei sacchetti biodegradabili

Luigi Francesco Traverso

Premetto che, in linea di massima, apprezzo il lavoro di Amnu a Pergine. Ho ricevuto la fattura trimestrale con un pieghevole informativo relativo ai sacchetti biodegradabili. Dal gennaio 2018, una normativa del governo centrale, ha inventato il nuovo balzello dei sacchetti biodegradabili per l’acquisto di frutta e verdura, imponendone il pagamento. Poi pensiamo alla violazione dell’8° comma dell’art. 21 del DPR 633/72 in merito alle spese di spedizione delle fatture, che recita: ”Le spese di emissione della fattura e dei conseguenti adempimenti e formalità non possono formare oggetto di addebito a qualsiasi titolo” quando i gestori telefonici e di energia, regolarmente addebitano al cliente le spese di spedizione. Poi pensiamo all’applicazione dell’IVA sul servizio della Nettezza Urbana, anche di fronte a pronunciamenti dell’autorità competente che ha chiarito che l’IVA non è applicabile e troppi gestori continuano ad applicare ingiustamente l’imposta...

Ormai ci stiamo abituando a tutto! Ma torniamo ai sacchetti per frutta e verdura. Amnu si accorge infatti che quei sacchetti non sono imballaggi in plastica e quindi non vanno conferiti tra gli imballaggi leggeri, perché a volte contengono l’etichetta di carta chimica della pesata. Allora, visto che non si possono conferire nell’organico cosa hanno deciso? Nella plastica no, nell’organico no... cosa resta? Amnu dice debbono essere conferiti col “secco residuo”, così pagheremo ulteriormente per smaltirli.

Amnu aggiunge anche che i pannolini compostabili e le deiezioni animali non debbono andare nell’organico ma nel residuo secco. Lascio immaginare i gradevoli odori che potranno emanare i contenitori del secco residuo con queste due new entry!

Vorrei che si incominciasse a ragionare con la testa. Chi l’ha detto che la carta per gli scontrini deve essere carta chimica? Perché non la smettiamo di usare tanta roba chimica quando si può farne a meno? Chi l’ha detto di realizzare sacchetti che poi non si possono conferire per il riciclo e debbono andare negli inceneritori? Chi può dire che le deiezioni degli animali non siano organiche?

Penso che sulla vicenda valga la pena approfondire; meglio adattare gli impianti di smaltimento che mettere in difficoltà gli utenti.

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