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Un Blocco muscolare

Dell’aggressione dei fascistelli agli studenti del liceo “Prati” è stato dato giustamente rilievo soprattutto agli aspetti militari, sanitari e giudiziari. Poco si è detto delle tematiche contenute nel volantino che quelli del “Blocco studentesco” volevano proporre (imporre) ai loro coetanei. Dei 6 punti che componevano il documento, quattro erano tipiche rivendicazioni da sindacalismo studentesco, che difficilmente avrebbero potuto provocare il dissenso dei ragazzi del “Prati”, con quel che ne è seguito: maggior potere agli studenti nei vari organismi rappresentativi, più spazio alle nuove tecnologie (il “libro di testo elettronico”), interventi sull’edilizia scolastica per garantire la sicurezza, opposizione al cosiddetto “contributo volontario” che grava sulle spalle delle famiglie.

I pezzi forte del documento, quelli sì originali, sono gli altri due. Uno, intitolato “La tua guerra ora”, recita fra l’altro: “Crediamo che la gioventù italiana, accantonando i cattivi maestri, deve farsi carico del suo destino... Il Blocco studentesco, al contrario dei riformatori di Renzi, vuole invertire la rotta di questa crisi morale e spirituale e poi sociale e politica facendo riscoprire quello spirito nazionale che ha infiammato i nostri Padri del Risorgimento e nella Prima Guerra Mondiale. Riscoprire senza falsi moralismi o programmi gerontocratici i padri della patria: Romolo, Cesare, Dante, Garibaldi, Mazzini, Mussolini... (ma perché non cominciare dal pius Aeneas e finire col camerata Almirante?, n.d.r.). L’era dei compromessi è finita... Il futuro non si reclama come un diritto ormai scaduto.Il futuro si conquista. Si conquista andando all’assalto”.

E all’assalto ci sono andati per davvero, anche se dubito che le loro mazzate abbiano conseguito l’obiettivo di far riscoprire ai liceali lo “spirito nazionale”, Romolo e Garibaldi.

Ma le proposte più originali si ritrovano al punto 6 (titolo:”Mens sana in corpore sano”), dove leggiamo fra l’altro: “Aumento delle ore di educazione fisica del 50%. Palestre e strutture sportive all’avanguardia e uguali in tutti gli istituti... Discipline scelte dagli studenti qualsiasi esse siano, dagli sport di tiro a quelle di combattimento” (la sottolineatura è nostra).

Pare davvero un richiamo nostalgico ai raduni ginnici e paramilitari del Ventennio: com’erano carini i piccoli Figli della Lupa che marciavano orgogliosi con in spalla il loro fucilino di legno! E che sogno costringere Matteo Renzi a saltare il cerchio di fuoco come Achille Starace!

Ma - ironie a parte - è un fatto che questi giovani “praticano l’obiettivo” (come si diceva nel ‘68), ossia appaiono già addestrati alle “discipline di combattimento”, tanto è vero che negli scontri fisici hanno sempre la meglio sui loro avversari mollaccioni; magari anche perché agli scontri propriamente detti prediligono le aggressioni e gli agguati, anche in questo fedeli allo “spirito nazionale”, quello delle squadracce, al quale si ispirano.

Ultimo tocco di originalità, il volantino è composto in caratteri bianchi su un cupo sfondo nero (vedi foto). Che certo richiama l’ossessione fascista per i simboli e i colori funerei; ma che nel suo aspetto pesantemente “vintage” ricorda anche le videate dei vecchi computer, ai tempi in cui questi fascistelli non erano ancora nati.