Fassa autosufficiente
Lo scorso anno la valle di Fassa ha visto un rinnovamento radicale del potere politico nei comuni e nel Comun General. La UAL, il partito di raccolta ladino, è stata sconfitta, da Moena fino a Canazei. Hanno prevalso liste di ispirazione leghista o civiche di destra. I nuovi amministratori accusavano la UAL (e Moena in particolare) di occupare ogni spazio istituzionale. Ma i nuovi arrivati, invece di investire in competenze, stanno pensando bene di spodestare da ogni carica pubblica chi ha un pensiero difforme dal loro. Poco tempo fa erano infastiditi da La USC di Ladins (quindicinale delle vallate ladine) perché diretto da una associata alla UAL. Chiedevano un ricambio netto. Oggi sono all’assalto della Azienda di promozione turistica. Invece di investire in competenze e di rispettare le varie categorie economiche hanno imposto loro candidati, ovviamente espressione della loro cultura politica. Sono andati al voto per eleggere il presidente e la fumata è stata nera. Solo dopo lunghi ripensamenti si è arrivati ad una soluzione di mediazione. Vedremo in poco tempo quale sarà il profilo di questo confronto. In pochi giorni le scuole sci di tutta la valle (200 operatori), gli affittacamere (oltre 30 mila posti letto) si sono detti fuori da ogni gioco, la bassa valle di Fassa è sottorappresentata. Essendo stati presenti ai modi in cui si è svolta la votazione, sembrava di assistere ad una convention di un partito politico preoccupato di togliere ogni spazio a pensieri diversi.
Questo è il nuovo che avanza in Fassa. Assenza di capacità di mediazione, di lungimiranza e di progettualità politica. Lo si è notato anche sul tema della unione dei comuni. Fassa è l’unica Comunità di valle della provincia dove non si è tenuto alcun referendum per le unioni. Ancora ad oggi non si ha chiaro quante, con chi e su quali temi nasceranno le associazioni di servizi (la scadenza è il 30 giugno prossimo). Soraga non vuole Moena, Pozza vuole stare con Vigo, i tre comuni dell’Alta Fassa giocano in proprio. Ognuno si ritiene autosufficiente. A questo territorio non rimane che una sola progettualità: pretendere ancora nuove piste e nuovi impianti. Ogni altro investimento sembra essere una perdita di tempo e di denaro.