C’è cristiano e cristiano
Magdi Cristiano Allam annuncia oggi, deluso, di abbandonare la Chiesa cattolica. Cinque anni fa la sua conversione dall’Islam fu esibita come un trofeo, tanto che il battesimo gli fu somministrato da Benedetto XVI la mattina di Pasqua in piazza S. Pietro. Negli stessi giorni, allora, la Comunità di S. Francesco Saverio, a Trento, donava alla Comunità islamica una colletta per la moschea. Daniele Protti, conduttore di Prima Pagina a RadioTre, diede le due notizie in contemporanea, come esempi diversi di rapporto fra le religioni. Oggi, dopo che il papa Francesco sottolinea il valore della libertà religiosa, Magdi Cristiano Allam scopre amareggiato che i tempi della battaglia di Lepanto sono (forse) passati per sempre. Viene da chiedersi però chi fu, e quale idea di Concilio Vaticano II, si era fatta il monsignore che educò alla fede l’illustre catecumeno vice-direttore del Corriere della sera. E, anche, quanti sono oggi i cristiani che si impegnano nel dialogo interreligioso, non per convertire l’interlocutore alla “verità”, ma disposti ad apprendere dall’altro, cioè a purificare la propria fede dagli aspetti idolatrici e fondamentalisti a cui è esposta. Come contributo al dialogo fra le culture a cui tutta l’umanità, in questa crisi, è chiamata.