Povera Valsugana!
Come in una sorta di accerchiamento, la Valsugana sta subendo attacchi che ne mettono a rischio l’integrità ambientale. Partendo dalla Bassa Valsugana con i rifiuti in cava, per arrivare all’acciaieria di Borgo, per passare al centro di compostaggio di Levico, senza trascurare la viabilità sempre più caotica e preoccupante, per non trascurare una gran fetta di centri commerciali ed industriali, non c’è da essere tranquilli.
Si sono fatte le Comunità di Valle, ma in Valsugana si viaggia a macchia di leopardo, tutti a pendere dalle labbra di un sindaco più o meno sensibile alla tutela ambientale, piuttosto che ad insediamenti industriali o, perchè no, ad insediamenti che si vogliono far passare per bio ma che andranno a produrre effetti negativi sull’ambiente ed in particolar modo sulla qualità dell’aria. Proprio per il fatto che non si può circoscrivere certe forme di inquinamento, soprattutto dell’aria, nasce l’esigenza di concertare gli interventi tra una più vasta comunità. Ma dai comportamenti di ogni primo cittadino, sembra che non esista coordinamento di intenti. Ogni sindaco guarda al proprio fazzoletto di terra senza confrontarsi con nessuno.
Si parla di viabilità e nessuno si accorge come sia ormai al collasso l’intera Valsugana, invasa ogni giorno di più da mezzi pesanti in transito di lunga percorrenza dal Veneto all’Austria. Nessuno si accorge di quanto disagio e inquinamento producano questi mezzi. Nessuno si preoccupa, o quantomeno nessuno fa nulla per impedire il traffico di transito per limitarlo a quello di piccolo cabotaggio. Nessuno, pensa di potenziare sul serio, la ferrovia della Valsugana per poterla dedicare al trasporto, oltre che di persone, di merci su rotaia. Siamo rimasti con i binari del 1918 e senza un metro di elettrificazione. Per i treni o Alta Velocità o tradotte.
L’inquinamento dell’aria penso che ormai sia a livello di rischio e mi auguro che in valle siano installate centraline per il controllo della qualità dell’aria.
A Pergine ho letto che è stata approvata la costruzione di una centrale a biomasse ai Fosnoccheri, in un’area dove oltre ad insediamenti industriali e commerciali c’è un polo agro-frutticolo interessante. Non si capisce se produrranno biogas o se bruceranno scarti biologici. Non si parla di quali inquinanti andranno ad aggiungersi nell’aria a quelli che già ci inquinano. A poco serva la pedalata per la vita, a meno serve vietare il traffico nel centro di Pergine se poi si approva una ciminiera, che sputerà fumi per 24 ore al giorno e per 365 giorni all’anno.
Forse è giunto il momento di unire gli intenti tra tutti coloro che hanno a cuore l’ambiente e la salute della gente. Forse sarebbe il caso di costituire un Comitato per poterci difendere da speculazioni sulla salute.
Mi auguro che una iniziativa di questo genere venga attuata ed io, per quello che potrà contare, sarò della partita.