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QT n. 8, 20 aprile 2002 Cover story

Caro Bondi, Dellai vi scarica?

Per il segretario dei Ds nell'Ulivo va tutto bene.

Con Mauro Bondi, segretario dei Ds, parliamo della Casa dei Trentini e della sinistra.

Non vede nel nuovo progetto di Lorenzo Dellai un tentativo di scaricare e marginalizzare la sinistra?

"Non credo proprio che questo problema esista. Se Dellai costruisce la Casa dei Trentini bene, vuol dire che sarà una parte dell’Ulivo."

Eppure Dellai ormai dell’Ulivo non parla più. Sembra più abbracciare una politica tipo Svp, svincolata dai riferimenti nazionali. Un esempio eclatante, i parlamentari della Margherita che sono confluiti nel Gruppo delle Autonomie.

"Questa non può essere la politica di Dellai: semplicemente perché non avrebbe futuro. La Casa dei Trentini resterà all’interno del centro-sinistra, non si metterà certo a fare la politica dei due forni."

C’è anche una vistosa campagna acquisti di Dellai verso il centro-destra: Dominici, Postal, Gubert... Le posizioni della sinistra ne usciranno diluite e marginalizzate.

"La sinistra avrà peso in proporzione alla sua forza. Condivido in pieno quanto detto dal vicepresidente Pinter: ‘La sinistra conta in Giunta per quanto conta nella società’."

A me sembra invece che la sinistra si sia politicamente suicidata, designando come proprio leader, praticamente incontrastato, chi invece…

"D’accordo. Questo è un errore commesso nel ’98, con il ‘Dellai nostro leader’…"

…e confermato due anni dopo, cedendo di brutto sulla Jumela…

"Allora nel centro-sinistra c’era una conflittualità tra le ragioni del centro e quelle della sinistra. Quel tempo è ora finito, oggi ci sono solo le logiche della coalizione."

Io vedo solo le logiche del centro, quelle della sinistra paiono scomparse…

"Noi abbiamo spostato il lavoro nella società. Le ragioni le abbiamo ancora, ma non dobbiamo farle valere attraverso i conflitti nella coalizione. Non possiamo certo permetterci che alle prossime elezioni ci sia un candidato presidente di destra, uno di centro e uno di sinistra. Consegneremmo il Trentino alla destra: ed è una responsabilità che non vorrei mai assumermi."