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Multe pazze a Bolzano

Centro Tutela Consumatori, Bolzano

Quello che si temeva si è avverato. Sono ormai vari anni che ignari automobilisti della provincia di Bolzano si vedono recapitare multe ingiuste elevate dalle Polizie municipali di altre città, prime fra tutte Roma, Napoli e Milano, senza mai essersi recati nelle stesse. Adesso è arrivata la ciliegina sulla torta: non bastava, infatti, la scocciatura della "multa pazza"; ora accanto alla sanzione economica c’è anche la segnalazione per la decurtazione dei "punti patente".

E’ ingiusto e scandaloso che inermi cittadini vengano fatti bersaglio di cervellotici e grossolani errori di certe pubbliche amministrazioni. I nostri rappresentanti parlamentari a Roma devono intervenire definitivamente per cambiare questo inammissibile stato di cose.

"Non sono mai stato a Napoli" - sottolinea l‘utente che si è rivolto al nostro Centro. Lo sfortunato automobilista ha ricevuto da un Comune della zona di Napoli un verbale di contravvenzione stradale, con il quale gli veniva contestato di essere passato con il semaforo rosso ad un incrocio di strade di quel centro. Sempre sul verbale compariva la decurtazione di ben 6 punti patente, come previsto dalle nuove regole del Codice della strada, oltre alla segnalazione per il provvedimento di sospensione della patente. E l‘automobilista ha ovviamente dovuto presentare ricorso al Prefetto di Napoli (competente per territorio nel caso specifico).

Per questo tipo di ricorsi il Centro Tutela Consumatori e Utenti già da qualche tempo, ha messo a disposizione sul proprio sito un fac-simile, scaricabile all’occorrenza. Analogo fac-simile si può ritirare presso la segreteria del Centro oppure presso lo Sportello Mobile.

Oltre che una gran perdita di tempo per l’automobilista, le norme procedimentali non sono affatto a favore dell‘utenza. Nel caso in cui il ricorso davanti al Prefetto (che può essere inviato per raccomandata a.r.) venga respinto (può accadere ed è già accaduto anche questo), l’interessato ha ancora la possibilità di un ricorso davanti al Giudice di Pace territorialmente competente, che potrebbe quindi essere il Giudice di Pace di Roma o Napoli o Canicattì. La procedura prevede la presentazione diretta del ricorso alla Cancelleria del Giudice di Pace, la presenza in udienza dell’interessato e il pagamento di una cauzione prima di presentare il ricorso; facile immaginare cosa ciò significhi per un cittadino della nostra provincia che debba recarsi per ben due volte a Napoli o a Palermo!

Ciò non è ammissibile; è arrivato il momento di porre fine a questa situazione scandalosa e kafkiana ed è tempo anche che i nostri rappresentanti parlamentari a Roma facciano qualcosa, per rendere quanto meno, meno problematico l’accesso alla giustizia da parte di molti utenti-automobilisti interessati da questo fenomeno.

Si ricorda che il tempo per inviare il ricorso al Prefetto territorialmente competente (sul verbale dovrebbe esserci sempre indicato) è di 60 giorni dal giorno di ricevimento del verbale. Il ricorso va presentato entro i 60 giorni, altrimenti la sottrazione dei punti patente diventa cosa difficile da evitare, anche se nei fatti non si è commessa nessuna infrazione.