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Tempi bui

Piergiorgio Comai

La sbornia di "noi non recederemo, noi combatteremo (con le armi naturalmente) fino alla vittoria sul terrorismo, tutte le nazioni occidentali devono unirsi per questa guerra", senza fare la minima autocritica di quanto fatto finora, senza strategie alternative o parallele, mi fa pensare di essere di fronte a una teocrazia capitalista alla quale tutti gli occidentali sono obbligati a credere, obbedire e combattere.

Nel XVI secolo si andò nel nuovo mondo per portare la civiltà cristiana, nel passato recente si andò in Etiopia e in altri territori africani a portare la civiltà romano-cristiana. I veri motivi non erano questi, ma si cercò di incartarli di idealità accettabili. Al tempo la civiltà cristiana riuscì perfino a giustificare la schiavitù. Ora si sta occupando la nazione dell’Iraq (non abitata da selvaggi, ritengo) per portare la democrazia occidentale. Mi viene da pensare che il modello di democrazia da impiantare in Iraq debba essere di ispirazione ebraico-cristiana, vista l’insistenza per mettere queste parole nella costituzione europea, perché cristianesimo ed ebraismo stanno a fondamento della nostra civiltà europea. Ma chi ha i minimi rudimenti di storia sa che non è indifferente l’apporto del mondo orientale nella cultura europea. Da questi motivi ricavo l’impressione di essere un ingranaggio trascurabile di una teocrazia capitalistica verticistica, medioevale, invece che vivere in una democrazia libera, centrata sulla persona e rispettosa della altre culture . Non serve che i cittadini usino la loro testa per valutare il proprio sistema politico: esso è "il regno del bene". I cittadini modello si guardino le varie offerte della TV che sarà sempre più controllata ed educativa: girotondini, no global, centri sociali sono eretici che non meritano considerazione in questa nuova democrazia; se è possibile si metterà loro il silenziatore. Peccato che non tutti i giornali e altri mass media si adeguino a questo disegno.

Sicuramente la crudeltà del terrorismo deve essere contrastata. Le vittime innocenti provocate sono tante e suscitano sdegno e strazio, come tante sono le vittime innocenti causate dalle moderne guerre e dagli embarghi. Per queste ultime è pronta la giustificazione: danni collaterali, colpa dei governanti despoti. Continuare a fronteggiare grossi problemi di confronto fra situazioni diverse con operazioni "shock and awe" o di "iron hammer" difficilmente porterà alla pacificazione. Sono possibili altre strade, ma non porterebbero maggior benessere e potere economico al mondo occidentale: c’è bisogno di condivisione delle risorse e rispetto di tutti quei bei principi delle carte e dei trattati, senza citare i testi delle varie religioni.