Caro Biagi/1
Caro Enzo, ti voglio ringraziare per tutto quello che mi hai insegnato con i tuoi libri e con le tue trasmissioni in tv. Mi dispiace di non aver potuto goderti fino in fondo a causa di quell’ "editto bulgaro" che così ingiustamente ti allontano’ dalla televisione.
Oltre alle tue riflessioni, sempre rivolte al coraggio, alla libertà, alla tolleranza e all’ amore per la vita in generale, ho sempre ammirato il tuo modo di presentarti. Senza finti sorrisi, senza falsi ammiccamenti, senza occhi ruffiani, senza tinte sui capelli e senza ceroni sul viso. Eri uno splendido uomo, eri l’esatto contrario di chi ti ha epurato dal tuo lavoro.
Ti vorrei dedicare l’articolo 3 della Costituzione che tanto ti era caro: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’ uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese".
Ciao maestro.