Inquinamento: le brioches di Gilmozzi
Non avete pane? Mangiate brioches! - così diceva Maria Antonietta ai suoi sudditi affamati che protestavano. Così l’assessore Gilmozzi agli automobilisti appiedati: "Non avete l’Euro2? Compratevi l’Euro3!".
In un paese dove quasi nessuno dà le dimissioni, figuriamoci se poteva accadere qui in Trentino, dove i nostri politici si considerano investiti da un’infallibilità divina, come dimostra l’altro caso incredibile dell’assessore alle rotatorie.
Come nel socialismo reale dell’Unione Sovietica di cara memoria, ecco il funzionario del Politburo imporre alle masse il suo "diktat," ovvero il piano quinquennale anti-inquinamento. Che ancor prima di un fallimento totale e clamoroso, come dimostrano i dati sull’inquinamento nonostante i blocchi, è un’ingiustizia conclamata, una vessazione bella e buona che va a colpire le classi sociali meno abbienti che non possono permettersi automezzi più moderni.
Ma la superficialità di un piano così dilettantescamente raffazzonato è dimostrato dalla sua palese assurdità: si pretende che si cambi la vecchia auto azzerando il suo valore commerciale coi blocchi! Ma dov’è il buon senso? Con opportuni incentivi, molti avrebbero forse potuto fare uno sforzo, indebitarsi e comprare l’auto nuova rivendendo quella vecchia: così invece la maggior parte si ritrova cornuta e mazziata, con l’auto "vecchia" (a volte di pochi anni!) praticamente invendibile e ridotta a valore zero!
Questo gigantesco danno economico a migliaia di famiglie trentine chi lo ripaga? Gilmozzi si dovrebbe dimettere, ma ovviamente non lo farà.
Maria Antonietta fu ghigliottinata, oggi c’è la democrazia (dicono) e quindi si spera che ci penseranno gli elettori, alle prossime elezioni, a rimandarlo a casa.