Glossario fecondazione
Fecondazione artificiale o assistita. Comunemente con queste parole si intende soprattutto la tecnica di fecondazione extra-corporea (ce ne sono anche di altro tipo) che risulta essere al centro delle polemiche e del dibattito bioetico. Questa tecnica, sintetizzata nella sigla FIVET, è quella mediante la quale il processo di fecondazione avviene, anziché nel sistema riproduttivo della donna, in un vetrino: fecondazione in vitro o FIV. Quando l’embrione così ottenuto raggiunge un certo sviluppo (circa 32 cellule), viene trasferito nell’utero della donna. Le tecniche più comuni prevedono la formazione di più embrioni di quelli che verranno trasferiti in utero: gli embrioni in eccedenza (detti sovrannumerari) sono conservati a basse temperature.
Diagnosi pre-impianto. Prima del trasferimento dell’embrione nell’utero della donna è possibile effettuare una diagnosi genetica, in seguito alla quale si viene a conoscere il suo patrimonio genetico (DNA), anomalie presenti e, in caso di malattie genetiche, se l’embrione è sano o malato.
Crioconservazione embrionale. E’ la capacità di conservare a basse temperature non soltanto gli spermatozoi, ma anche l’embrione ottenuto in vitro, e di riscaldarlo senza che venga danneggiato.
Cellule staminali. Le cellule staminali sono cellule immature, cellule neonate non specializzate e potenzialmente in grado di svilupparsi in alcuni tipi di tessuti o addirittura di dare origine a qualsiasi tipo di tessuto. In base a questa caratteristica le cellule staminali si distinguono in totipotenti, capaci di trasformarsi in qualsiasi tipo di tessuto, pluripotenti, che si trosformano solo in alcuni tipi di tessuti, o unipotenti, che possono dar luogo soltanto ad un tipo cellulare.