Il foglio di via a Donatello Baldo /3
Il Nodo trentino della Rete di Lilliput, nelle associazioni e singoli cittadini che ne fanno parte, vuole esprimere il proprio pensiero rispetto al ventilato utilizzo, da parte del questore di Trento, dello strumento "foglio di via".
Riteniamo che esso sia figlio di una logica repressiva e vediamo con preoccupazione il fatto che si possa pensare di ricorrervi per allontanare persone esposte pubblicamente in ragione del loro pensiero politico.
Il foglio di via è uno strumento per nulla consono a una società aperta com’è quella che vogliamo costruire. Se esistono degli specifici fatti illeciti che si ritiene di dover imputare ad un cittadino, ebbene, le istituzioni competenti devono muoversi, permettendo di accertare la verità e di chiarire la posizione dell’interessato, al quale si deve permettere di esercitare il proprio diritto di difesa. A questo fine lo strumento giuridico in questione è inadeguato e il questore, come organo, non è competente nello svolgimento della funzione.
Il Nodo trentino della Rete di Lilliput vede dunque con sconcerto lo strumento "foglio di via" e il suo uso in una società che si vuole definire democratica, prescindendo dal fatto che la questione si sia sollevata a causa della minaccia di applicazione dello stesso nei confronti di un cittadino in particolare