Presente e futuro delle Viote
E’ stato presentato nei giorni scorsi dall’assessore comunale Franco Grasselli un progetto di sistemazione delle Viote di Bondone, destinato nell’intenzione del Comune di Trento a realizzare quel "parco naturale" da tempo promesso a quanti richiedono misure di salvaguardia della preziosa ma anche assai delicata località. E’ prevista per i lavori una spesa di circa un 1.370.000 euro, più o meno 3 miliardi di vecchie lire.
Come sopra accennato, da molti anni con convegni, serate e prese di posizione la Delegazione Trentino-Alto Adige del WWF fa presente l’importanza e la rarità del complesso ambientale delle Viote e chiede che le autorità ne garantiscano una seria tutela. Per questo il varo di un progetto di parco naturale dovrebbe risultare motivo di soddisfazione e non di critica. Purtroppo una volta di più prevale la sensazione che dietro gli sbandierati buoni propositi e le formule tranquillizzanti venga promossa una realtà di segno assai diverso. Da tempo e con consistenti stanziamenti di pubblico denaro il Comune di Trento favorisce e incentiva il lancio delle Viote quale sede dello sci da fondo, in aggiunta e a completamento dei giganteschi lavori volti a fare del Bondone un centro internazionale degli sport invernali. Quale logica conseguenza degli stanziamenti e della promozione sportiva, lo sci da fondo sta assumendo alle Viote un peso fondamentale. Nel periodo estivo prende contemporaneamente sempre maggiore importanza la pratica della mountain bike, mentre è generale l’uso dei prati quale solarium e spiaggia. Ovviamente tutto questo incentiva enormemente la pressione automobilistica sulla piana.
Di fronte a tale dinamica, il rimedio escogitato dagli amministratori trentini è quello, ormai beni noto, di costruire grandi parcheggi. E’ previsto un radicale ampliamento del piazzale asfaltato in prossimità dell’orto botanico e del rifugio, a cui si verrebbe ad aggiungere un nuovo piazzale sulla strada per Lagolo. Cedendo alle pressioni delle organizzazioni sportive, "una cinquantina" di posti macchina verrà mantenuta nei pressi della capanna Viote. Verranno naturalmente realizzate nuove strutture per lo sci da fondo ,così da rendere il luogo idoneo alle gare agonistiche. E’ infine allo studio la possibilità di localizzare alle Viote anche un parcheggio per camper.
Sembra essere assoluta convinzione dei nostri amministratori, siano essi provinciali o comunali, che grazie all’erogazione di pubblico denaro tutto diventi realizzabile. E’ coerente a tale fede l’affermazione dell’assessore Grasselli secondo cui il Comune di Trento starebbe "lavorando per un parco naturale sul Bondone". Il turismo del futuro, egli dichiara, è infatti anche legato al rispetto della natura.
Spiace al WWF contraddire questa fede e le azioni che da essa discendono. Il "parco naturale" delle Viote esiste già, sia pure in stato di evidente pericolo, ed è costituito da una molteplicità di elementi geologici, botanici e faunistici, accuratamente elencati e descritti in innumerevoli documenti. Anche per la valorizzazione e per la tutela di questo prezioso ambiente è stato localizzato alle Viote il Centro di Ecologia Alpina, che a quanto pare la Giunta Dellai si appresta a sopprimere.
La localizzazione alle Viote di un centro sportivo di dimensioni sovraprovinciali, come evidentemente il Comune di Trento è intenzionato a fare, non è compatibile con una seria politica di tutela. In particolare, la moltiplicazione dei parcheggi e gli imponenti sbancamenti a ciò collegati potranno solo significare lo snaturamento della piana delle Viote e un pesante danneggiamento della distesa di praterie che ne formano una delle principali attrattive.
Purtroppo anche qui, come su tutto il restante territorio comunale, l’azione dei nostri amministratori appare improntata ad un vero e proprio horror vacui, alla convinzione che tutto debba essere cementificato, trasformato e reso comunque disponibile per la fruizione di massa.
Più che di nuovi costosi lavori, di nuovi percorsi, sottopassi e via via elencando, alle Viote è necessario il rispetto dell’esistente. In particolare una seria opera di tutela non può prescindere da una limitazione della possibilità di accesso per automobili e camper, né dalla promozione del trasporto pubblico. Già ora esiste un vasto parcheggio in località Rocce Rosse. Si studi un sistema di autobus Vason-Viote, o magari un collegamento su rotaia. Se questo venisse definito, come largamente prevedibile, cosa utopistica e irrealizzabile, si eviti almeno di parlare di "turismo legato al rispetto della natura". L’intero Bondone, classico esempio di distruzione turistico-speculativa di un territorio, sta lì a testimoniare il contrario.
Francesco Borzaga, presidente WWF