L’assessora risponde all’Adige
Caro direttore,
leggo con un certo stupore l’articolo di ieri sull’Adige dal titolo "L’arte, la cultura, l’assessora e l’architetto" e devo dire che a lettura terminata ci terrei molto, per amore di trasparenza, a chiarire alcuni punti da voi riportati. Lo studio "Baldessari e Baldessari" risulta essere uno studio piuttosto affermato sul nostro territorio e cura allestimenti di mostre sia per conto del Mart che del Museo del Buonconsiglio almeno dal lontano 1989, per non parlare di altre Istituzioni culturali provinciali. Credo che una così lunga collaborazione si spieghi da sola e non abbia bisogno di ulteriori chiarimenti. Se però ci dovessero essere dubbi in proposito, vorrei sottolineare che i Musei hanno la loro autonomia scientifica sulla quale non ho mai ritenuto opportuno intervenire né, giustamente, nessuno mi ha mai interpellata in proposito. Francamente ritengo che questa sia la via migliore per garantire serietà e professionalità a chi lavora nell’ambito della cultura e non solo.
Per quanto riguarda Tione, credo che non vi sia nulla di strano che uno Studio attivo sul territorio possa lavorare anche nelle Giudicarie, dove per altro in passato ha già avuto occasione di collaborare in team per le terme di Comano. Per quanto riguarda l’incarico di progettazione dell’Ex Peterlini, va detto che in data 23 agosto 2007 il Mart ha incaricato lo Studio per la progettazione preliminare e il rilievo architettonico relativo ai lavori di ristrutturazione dell’edificio e conseguentemente il Servizio Edilizia Pubblica e Logistica della Provincia lo ha incaricato della redazione del progetto per la manutenzione straordinaria di una porzione di edificio che sarà messa a disposizione di Manifesta. Lo studio "Baldessari e Baldessari" ha invece, su incarico del nostro Servizio Attività Culturali, allestito lo stand trentino al Salone dei Beni Culturali di Venezia (10.400 euro), stand che è risultato essere un fiore all’occhiello per la nostra Provincia nell’ambito del Salone.
All’interrogazione del consigliere Agostino Catalano ho risposto attenendomi alla linea adottata da tutti gli altri assessori della Giunta. Fra i partecipanti della trasferta a Pechino e Canton non ho citato il professionista perché non era a carico del mio assessorato e nella lista inviatami dal Mart, relativa ai partecipanti, non era citato né l’architetto come nemmeno gli altri professionisti esterni al museo.
Spero con queste mie poche righe di aver chiarito le questioni da voi sollevate con una certa malizia.
Cogo e Dellai protestano
In merito agli articoli pubblicati dal periodico "Questotrentino" di data 26 gennaio 2008 la vicepresidente ed assessore alla cultura Margherita Cogo informa di aver dato incarico ad un legale per "valutare ogni azione" a tutela della propria onorabilità, della propria immagine pubblica e privata e quindi del proprio "diritto all’identità personale". "Attesa la falsità delle notizie riportate e l’evidente intento diffamatorio – prosegue la vicepresidente Cogo - ho diffidato la testata dal proseguire la sua campagna denigratoria, riservandomi altresì ogni iniziativa nei confronti di chiunque intenda avvalersi dei contenuti di cui agli articoli citati".
Alla vicepresidente, coinvolta in questo modo da un organo di informazione, è arrivata anche la piena solidarietà del presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, il quale per l’ennesima volta si rammarica per i livelli inaccettabili toccati da simili iniziative editoriali che non di rado coinvolgono indebitamente anche persone estranee all’agone politico.
Ufficio Stampa della Giunta Provinciale
Interviene l’avvocato
Egregio Direttore,
gli articoli apparsi su Questotrentino nell’edizione del 26 gennaio 2008, n. 2, a pagg. 20-22, dai titoli "L’amico architetto", "La Cogo, l’arte e la creatività umiliata", "Portaborse al Mart?", ledono gravemente il diritto all’identità personale e l’onorabilità della Vice Presidente della Giunta Provinciale prof. Margherita Cogo.
Mi riservo di approfondire i profili di responsabilità lesivi del buon diritto della mia mandante e di assumere, all’esito, ogni iniziativa.
Nel frattempo diffido la testata in indirizzo dal proseguire nella campagna denigratoria nei confronti della Vice Presidente della Giunta Provinciale, fatta salva ogni iniziativa, anche nei confronti di chiunque si richiami al contenuto dei predetti articoli.
Distinti saluti.
Avv. Paolo Mirandola