L’inceneritore non serve
La discussione sull’inceneritore e su altri sistemi tecnologici per chiudere il ciclo dei rifiuti è nella fortunata situazione del Trentino del tutto inutile, perché non c’è assolutamente bisogno dell’inceneritore. Infatti, il quantitativo percentuale di raccolta differenziata e il quantitativo di materiale residuo è così elevato l’uno e contenuto l’altro, da non richiedere alcuna macchina di distruzione finale, ma solo un affinamento delle varie fasi di produzione e di trattamento dei residui delle attività umane: riduzione, riuso, raccolta differenziata ed ulteriore cernita, a secco, del materiale residuo, con sistemi industriali.
Quel che rimarrebbe sarebbe di tale esigua quantità (5-8 %), molto inferiore a quella dei residui solidi dell’inceneritore, da poter essere, senza grossi problemi, collocato in discarica. Naturalmente per razionalizzare il ciclo e raggiungere i risultati ottimali, vanno impiegate forti risorse finanziarie, comunque molto minori di quelle necessarie per l’inceneritore o per altre tecnologie. E nel contempo inoltre si recupereranno materie prime, l’energia in esse contenuta e si produrranno elementi inquinanti e gas serra in misura nettamente inferiore.