Solidarietà, ma seriamente
Mi ha fatto riflettere e non poco l’ultimo fatto di cronaca che ha visto coinvolta indirettamente una cooperativa sociale, che aveva tra i soci lavoratori uno spacciatore di droga extracomunitario, che tra l’altro usava anche i mezzi aziendali impropriamente. La solidarietà va bene, la garanzia costituzionale per la cooperazione anche, l’aiuto di stato per queste iniziative è un modo per farle crescere, ma almeno un minimo di serietà e controllo verso chi ci lavora dentro, almeno questo è dovuto all’intera comunità! Io sono un idealista, amo le persone che si mettono in gioco, e si fanno in quattro per aiutare gli altri, ma ho una tremenda allergia per chi cerca di fare il furbo, se ne approfitta e vuole fare carriera senza fare la dovuta gavetta. Adesso vorrei chiedere a chi di competenza se queste cooperative sociali hanno al loro interno dei meccanismi che garantiscono la qualità morale dei membri e degli amministratori. Se esiste un bilancio sociale per le banche cooperative, vorrei che esistesse almeno un bilancio morale per chi opera nel sociale. Altrimenti mi cascano le braccia, e non sono il solo.