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Diritto di cronaca

La stampa e i retroscena piccanti di "progettopoli".

Il tutto era cominciato, il 17 settembre, decisamente sotto tono: la bomba delle tangenti, dei favoritismi, delle carcerazioni era così fragorosa che il versante sessuale dei guai dell’imprenditore Fabrizio Collini era passato decisamente in secondo piano. Più compassati il Corriere e L’Adige, molto più crudo il Trentino, che così riassumeva la vicenda: Collini avrebbe chiesto "ad una prostituta (negli altri due giornali è semplicemente "una donna", n.d.r.) di avere rapporti incestuosi con il figlio di lei, ordinandole, dietro compenso in denaro, di narrarglieli nel dettaglio. Tutto questo con l’unico scopo di provare eccitamento ‘ai fini della masturbazione’". Poi ci sarebbe stata "un’altra richiesta simile avanzata ad un’altra prostituta, che in questo caso si sarebbe rifiutata. Anche la prima donna, dopo aver accettato dietro compenso l’incestuoso gioco erotico, si sarebbe tirata indietro".

Dopo una decina di giorni senza novità su questo fronte, L’Adige recupera terreno sui rivali, tornando sulla storia per precisare che, "a quanto si apprende, la donna non è una prostituta". Per di più, costei, interrogata, sostiene che in realtà non sarebbe successo nulla di concreto: "Eran tutte invenzioni, a lui bastavano i miei racconti"

Ma il trionfo sui giornali della concorrenza avviene il 1° ottobre: mentre il Trentino tace e il Corriere informa succintamente della novità, ossia che la donna in questione sarebbe la moglie di un uomo politico, L’Adige esulta aprendo in prima pagina ("Collini, lo scandalo s’allarga. Abusi sessuali, l’amica del costruttore è la moglie di un politico") e poi riempiendo mezza pagina interna di una prosa da romanzo d’appendice ("Lentamente si diradano le nebbie che avvolgono..."), che racconta come "lui, costruttore di successo, facoltoso, amico di imprenditori di livello nazionale, ha catturato l’attenzione e le fantasie di questa donna di mezza età", la quale, "a differenza di quanto si era ipotizzato all’inizio, non è affatto una prostituta o un’emarginata". E’ insomma "la storia incredibile di una signora ‘bene’ che si fa sedurre, senza che il marito lo sappia, dalle fantasie sessuali del costruttore"

L’indomani L’Adige si compiace dello scoop: la notizia "è deflagrata come una bomba... fiorisce il gossip, ma la sua (dell’amica di Collini, n.d.r.) identità rimane coperta per un atto di doverosa tutela nei confronti del minorenne". Ma che bravi! E poi rilancia, con una nuova rivelazione così sintetizzata nel titolo: "Collini e l’amica, incontri al Grand Hotel" e quindi esposta con la solita prosa da feuilleton: la signora in questione era una "donna della Trento bene, a caccia di emozioni forti e amante dei capi firmati", mentre lui era "un imprenditore pieno di soldi e assuefatto dal potere che ne deriva". E il rapporto fra i due "cresceva e si celava nel lusso e nei soldi, in uno strano confronto-scontro fra i due".

Dopo di che, e a tutt’oggi, fortunatamente non si è saputo più nulla. Ma "dagli atti emergono i nomi di altre donne con cui il costruttore intratteneva relazioni spesso di natura solo telefonica. Anche a loro venivano fatte richieste spinte...". Dunque, non è detto che sia finita.