Il volto pulito del centro-destra
Walter Viola, giovane e competente; ma sulle abitazioni agli immigrati alimenta paure e propala notizie false. Avremo mai un centro-destra presentabile?
Lo avevamo conosciuto come il volto pulito del centro destra. Walter Viola, di Forza Italia, aveva iniziato questa legislatura nell’orbita, anzi nell’ombra di Mario Malossini. Gradatamente se ne è emancipato. Prendendo sia pur garbatamente le distanze dagli inciuci più sfacciati come dalle giravolte di un capo alla perenne disperata ricerca di nuove promozioni, non importa se conquistate dal proprio schieramento oppure graziosamente concesse dall’avversario Dellai.
Viola dicevamo, da questo Malossini ha saputo con eleganza smarcarsi. Al contempo si è fatto apprezzare per i suoi interventi in Consiglio Provinciale, attenti e puntuali. Niente a che vedere con le sbracate invettive degli alleati leghisti, o con la grinta del camerata De Eccher (peraltro commilitone nello stesso partito di Viola). Di qui la crescita dell’ipotesi di una sua candidatura a leader del centrodestra alle provinciali d’autunno.
Ed ecco invece che il nostro, sul Trentino di sabato 15 marzo, si lancia in una sconcertante denuncia: "Itea, immigrati favoriti rispetto ai trentini". E scandalizzato, presenta una tabella in cui, comprensorio per comprensorio, mette a confronto le domande per un appartamento Itea da parte di cittadini comunitari (in massima parte trentini) ed extra-comunitari: i "nostri" sono ancora avanti, ma solo per un soffio, 2331 contro 2158. Viola preconizza: "Il Trentino rischia di diventare un catalizzatore dell’immigrazione straniera". Cioè: a forza di trattare così bene i negri, non solo trattiamo male i nostri, ma facciamo arrivare sempre più stranieri.
Riteniamo questa posizione molto grave. Irresponsabile. Perché prende spunto e legittima insistite leggende metropolitane, si rivolge alle viscere della gente, fa leva su paure profonde: lo straniero, il diverso, il nero che ti porta via la casa.
In realtà Viola propaganda il falso. Consapevolmente. Perchè – come peraltro ribatte il giorno seguente un indignato comunicato della Cgil - omette di ricordare che le domande, di trentini e di extra-comunitari, vanno a finire in due graduatorie separate. E agli extra-comunitari, in questi ultimi anni, è stata riservata una quota solo di poco superiore al 10% degli alloggi disponibili. Per cui la realtà è l’opposto di quella strombazzata da Viola: i trentini avranno discrete possibilità di ottenere un alloggio pubblico; per gli extra-comunitari invece, anche se indigenti, con diversi figli a carico, le possibilità saranno molto ridotte.
Insomma: se sta a cuore il livello di sussistenza dei più sfortunati, bisogna spingere per un incremento dell’edilizia abitativa; non certo sobillare una guerra tra poveri, prendendosela per di più con i poverissimi, la piccola porzione di extracomunitari in fondo alla loro graduatoria.
Tutte queste cose Walter Viola, tecnico attento ed esperto, le sa. Se crea un polverone, lo fa consapevolmente.
Non vorremmo essere costretti a scrivere anche di lui quello che scrivemmo tempo addietro del leghista on. Fontan: "Non è un razzista, è peggio. Per il posto al sole assicurato dalla carriera politica, di professione attizza l’odio nella popolazione".
Rimane un interrogativo. E’ proprio destino che non si riesca ad avere un centro destra presentabile?