Lo schiaccianoci
Dopo i Momix il Teatro Sociale ha registrato ancora il tutto esaurito con "Serata viennese" e "Lo schiaccianoci", i due balletti proposti nel periodo natalizio dalla rassegna "Indanza". Questi ultimi due spettacoli hanno richiamato un pubblico variegato, formato soprattutto da genitori, nonni e nipoti, che hanno creato un clima familiarmente festoso.
La "Serata viennese" è stata proposta dal Balletto dell’Opera di Stato di Vienna, quello per intenderci, che vediamo su Rai1 al concerto viennese di capodanno, in cui propone delle eleganti coreografie neoclassiche nell’atrio della celebre Sala d’oro. Questa compagnia di danza nata nel 17° secolo, è una delle più antiche del mondo, e dal 1995 il coreografo italiano Renato Zanella ha l’onore di dirigerla. Il lavoro televisivo di questa compagnia ha una notevole influenza sia sul lavoro coreografico (che privilegia una danza basata su movimenti aperti che riempiono bene lo spazio), sia sul piano estetico: le danzatrici, soprattutto, sembrano delle modelle.
"Black cake", il primo dei tre pezzi presentati a Trento, si è rivelato abbastanza imprevedibile rispetto all’immagine patinata restituita dalla televisione: in questo lavoro composto da cinque quadri danzati in stile neoclassico, su musiche di Ciaikovskij, Janàcek, Stravinskij, Mascagni e Massenet, il coreografo ha sdrammatizzato con divertenti pantomime il rigore e la serietà del balletto. Ricco di belle pose statuarie invece "Adagio hammerklavier", il secondo pezzo ispirato alla musica di Beethoven.
Allegro e con insoliti costumi per le danzatrici (delle fascinose vestaglie da camera, molto colorate, ampie e ricche di volants) "Alles walzer", il grande pezzo finale, che ha riunito sul palco tutta la trentina di danzatori, per congedarsi dal pubblico sulle note di Mahler e, ovviamente, di "Sangue viennese", il gran valzer di Strauss.
Il 21 dicembre è stato calorosamente applaudito anche "Lo schiaccianoci" del Balletto Classico di Mosca. Anche a Trento, come in molti teatri del mondo, da qualche anno a questa parte è ormai tradizione proporre "Lo schiaccianoci", poiché è il balletto più natalizio del mondo.
Inventata da E. T. A. Hoffmann, scrittore noir del secolo romantico, la storia dello Schiaccianoci musicata da Ciaikovskij si ispira però alla riscrittura compiuta da Dumas padre (quello dei "Tre moschettieri" e del "Conte di Montecristo"), che affievolì gli aspetti inquietanti dell’originale. A dispetto di Hoffmann, "Lo schiaccianoci" è diventato una favola buona e gentile, e la bella avventura danzata di Clara con il suo Principe azzurro è il più tipico spettacolo di Natale per bambini. Dalla Russia la compagnia moscovita formata da giovani danzatori, ha interpretato a Trento con grazia e passione l’incantevole balletto di Ciaikovskij. Vista la giovane età dei ballerini, che non consente ancora di affrontare le difficoltà virtuosistiche proprie dei grandi balletti di repertorio, la coreografia era piuttosto semplificata. In tal senso, più degli assoli sono stati particolarmente curati i momenti corali, movimentati e leggeri. Molto belli anche i costumi scintillanti e sfarzosi, fondamentali per creare l’atmosfera fiabesca.