Cles: la speranza di una riconferma
L’efficienza di Maria Pia Flaim e la scarsa credibilità dei suoi avversari.
"Vuole candidarsi sindaco di Cles?" Devono averlo chiesto anche all’asino del Giovanni, vista la scarsità di aspiranti. Tanti proclami, intenti clamorosi poi, quando è stata l’ora di fare i nomi, niente. Il PATT prometteva un rientro alla grande, ma poi è finita come sempre; tira di qua, tira di là, sono arrivati agli ultimi giorni senza un proprio candidato e senza alleati.
A sorpresa i democristiani storici di Cles, impegnati nelle questioni interne al partito, rinunciano a Bruno Lorengo che li aveva guidati per tutta la legislatura e propongono un certo Osele, che conoscono soltanto loro. Da almeno un anno si era formato il partito degli scontenti, per lo più socialisti, che giravano il paese minacciando rese dei conti, crisi politiche e ribaltoni. Alla fine però si sono ritrovati all’appuntamento elettorale senza un progetto e senza un candidato. A Cles è nata così una strana ammucchiata che ha raccolto frettolosamente le truppe disperse sotto una bandiera definita di centro sinistra. Su di loro peserà anche il fatto di non aver saputo trovare un candidato sindaco di Cles, che sia vissuto a Cles, che abbia una storia personale legata a quella del suo paese.
Per fortuna Cles il suo sindaco del 2000 ce l’ha già; Maria Pia Flaim si è guadagnata l’investitura contro i pronostici più cattivi. Sorretta da una giunta in cui tutti hanno preferito l’impegno concreto piuttosto che le chiacchiere o le beghe, ha governato con dignità fino in fondo al mandato.
Il paese di Cles è stato completamente rivoltato e rinnovato come doveva essere dopo anni di immobilismo; la campagna elettorale dovrebbe porre al centro il nuovo piano regolatore che è stato predisposto, ma merita ancora una riflessione per trovare più convinto consenso.
Maria Pia Flaim ha dimostrato competenza di amministratrice che gli è valsa un prestigio politico a livello provinciale, con benefici effetti di immagine e di peso economico riguadagnati da Cles e dalla Val di Non.
La speranza è che si decida già al primo turno, per evitare manovre che potrebbero aggiungere solo confusione.