Modifiche contrattuali, occhio all'imbroglio?
Diversi consumatori sono stati contattati telefonicamente da un gestore telefonico che, spacciatosi per operatore della compagnia telefonica di cui è cliente l'utente, comunicava che di lì a breve sarebbero avvenute delle modifiche contrattuali unilaterali sconvenienti per l'utente, in quanto avrebbero previsto aumenti da 10 a 20 euro al mese. Poco dopo però arrivauna chiamata da parte di un altro gestore telefonico, che - guarda caso - propone un'offerta vantaggiosa, soprattutto alla luce della paventata modifica. In alcuni casi, l’operatore fornisce addirittura il contatto dell’utente al gestore più conveniente.
Negli ultimi anni, le modifiche contrattuali unilaterali da parte dei gestori telefonici sono diventate frequenti. È ormai quasi impossibile mantenere invariata un'offerta, nella telefonia fissa che in quella mobile, per molto tempo. Purtroppo i gestori telefonici possono modificare unilateralmente i contratti, dandone però comunicazione scritta con preavviso non inferiore a 30 giorni e dando la possibilità di recedere dal contratto senza costi, o di passare ad altro gestore entro 60 giorni dalla comunicazione. Eventuali chiamate ricevute da presunti operatori telefonici, i quali comunicano imminenti modifiche contrattuali, o ci informano del fatto che il nostro contratto è in scadenza, sono sospette. Spesso però si viene a conoscenza del raggiro solo quando è già avvenuto un eventuale cambio di gestore e il precedente gestore addebita tutti i costi di recesso. A quel punto è molto difficile, se non impossibile, fare una contestazione: dimostrare l'accaduto può rilevarsi molto complicato. Anche recedere dal contratto col nuovo gestore può rivelarsi impegnativo, in quanto dando il consenso all'attivazione già entro i primi 14 giorni (termine utile per il recesso da contratti conclusi a distanza), si attivano tutte le procedure, ed anche inviando la richiesta di recesso, succede spesso che il nuovo gestore nel frattempo abbia attivato il servizio e con ciò cessato la linea il vecchio gestore, il che comporta l'addebito di tutti gli importi. Certo, si può sempre ancora recedere, ma bisogna in tal caso “ritornare” dal precedente gestore attivando un nuovo contratto.
Come detto, però, eventuali modifiche devono essere obbligatoriamente comunicate per iscritto e pertanto invitiamo gli utenti a diffidare di tali telefonate e a segnalare eventualmente simili casi a noi, al proprio gestore, oltre che alle Autorità competenti, così come alla Polizia Postale.
CTCU (Centro Tutela
Consumatori Utenti)