Trentino Trasparente
Da settembre QT accetterà segnalazioni sicure ed anonime
Trentino trasparente. Tutti lo vogliono a parole, ma pochi si impegnano con i fatti. Nel settembre 2018, una delle domande di QT rivolte ai candidati alle elezioni provinciali era: “La trasparenza degli enti pubblici e parapubblici deve essere prioritaria sugli interessi privati: vanno resi noti gli elenchi degli abbonamenti omaggio all’A22”.
Tutti i candidati, si erano detti favorevoli, cosa più unica che rara, compreso l’attuale presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti. Ma poi nessuna azione pratica è seguita.
Negli ultimi anni abbiamo avuto svariati esempi di scarsa trasparenza.
L’assessore del comune di Trento alla Mobilità, Ezio Facchin, pochi giorni fa si è rifiutato di consegnare ai consiglieri un documento sul progetto di risanamento dell’area ex SLOI (L’Adige, 17 giugno). La maggioranza in comune si riempie la bocca di slogan sul favorire la partecipazione e il dibattito, ma all’atto pratico, fa il contrario di quel che ha promesso in campagna elettorale.
L’anno scorso, la Provincia ha giocato con i dati Covid, per tentare di salvare la stagione turistica, non fornendo i totali dei contagiati ed isolati, ma limitandosi ai positivi con tampone molecolare (che spesso veniva usato come tampone di uscita), con il chiaro intento di sottostimare la diffusione della pandemia.
Tanti altri sono i casi di opacità: il NOT, i progetti per gli ospedali di valle, le spese e la gestione della sicurezza per il concerto di Vasco, i progetti sulla (mezza) circonvallazione ferroviaria di Trento…
Le garanzie a favore di chi rivela informazioni, soprattutto in funzione anti-corruzione, negli ultimi anni sono state normate, sia a livello italiano, che europeo, con un costante aumento di tutele verso chi fa trapelare informazioni verso l’esterno.
L’Europa, con la direttiva numero 1937 del 23 ottobre 2019 riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione, tutela anche chi fa divulgazioni pubbliche nei casi in cui la segnalazione interna non abbia avuto esito o ci siano pericoli imminenti o si abbia fondato sospetto che le prove possano essere distrutte, o si tema che l’autorità sia collusa.
Attualmente la direttiva non è recepita in Italia, dove chi segnala è protetto solo quando fa segnalazioni interne alla pubblica amministrazione, su un modello, molto limitante, che si può riassumere così: i panni sporchi si lavano in casa.
La pubblica amministrazione è comunque obbligata a dotarsi di un piano anti-corruzione, e le piattaforme per la segnalazione sicura ed anonima di illeciti o potenziali illeciti sono uno degli strumenti a disposizione. Anche in Trentino, qualche decina di enti pubblici e parapubblici ha attivato questo servizio.
Ma questo non basta. I cittadini dovrebbero avere direttamente accesso ai documenti che riguardano il loro territorio, la loro salute, l’uso delle risorse ed in generale tutto quel che riguarda la sfera pubblica. Per questo con “Trentino Trasparente” vogliamo incentivare il rilascio di informazioni di rilevanza pubblica.
Se segnalare illeciti fosse semplice e senza rischi, il problema non sussisterebbe. Con la piattaforma a disposizione, vogliamo minimizzare i rischi per chi ci segnala illeciti e passa documenti facendo in modo che non sia rintracciabile e non possa subire ritorsioni. La piattaforma offrirà anche un canale sicuro per dialogare con la redazione di QT.
Nel prossimo futuro, la rubrica “Trentino Trasparente” ospiterà approfondimenti su vari argomenti legati alle rivelazioni pubbliche di illeciti: dettagli normativi, la storia moderna dei sistemi di rivelazione pubblici a partire da Wikileaks, elementi di alfabetizzazione informatica ed informazioni tecniche per fare rivelazioni in sicurezza.
In Trentino ci sono tante persone oneste che, pur vedendo documenti e dati che meriterebbero una conoscenza pubblica, non sanno come farli uscire senza subire ritorsioni. “Trentino Trasparente” sarà al loro servizio.
Chi ha qualcosa da nascondere inizi a tremare, chi vorrebbe rivelarci qualcosa stia pronto.