La nuova "Onda"
Buoni propositi ed ambizioni del nuovo gruppo politico
Autonomia, trasparenza, legalità, partecipazione, tutela dell’ambiente, rafforzamento dello stato sociale, tutela del lavoro, sburocratizzazione di scuola e sanità, dimagrimento delle ipertrofiche strutture provinciali, lotta alle diseguaglianze.
Queste le principali parole d’ordine che hanno tessuto la trama della Conferenza Programmatica di Onda, svoltasi il 7 maggio scorso nella sala conferenze della Regione. Onda-e-basta che si propone come evoluzione di Onda Civica, la formazione politica che fa capo a Filippo Degasperi, nata un paio di anni fa da una scissione del Movimento 5 stelle.
La conferenza era la prima uscita pubblica del gruppo e l’inizio dichiarato di un percorso che ha come obiettivo le elezioni provinciali del prossimo anno.
In sala circa un centinaio di persone che hanno ascoltato con attenzione le relazioni appassionate dei sei relatori, ognuno capofila dei gruppi di lavoro, divisi per ambiti, che hanno ragionato a lungo su un programma politico per il Trentino del dopo Fugatti.
Politico nel senso più pieno della parola, perché per tutti i relatori (da Renzo Grosselli che si è occupato di stato sociale a Michela Lupi per la scuola, da Luigi Casanova, noto anche ai nostri lettori per l’impegno e la competenza in materia ambientale, a Rolando Fondriest che ha ripercorso mali e magagne del sistema sanitario) il ritorno ad una dimensione politica che si occupi di idee e valori è stato un filo conduttore.
Di “politica delle idee” ha parlato Filippo Degasperi, che ha preso di petto la questione dell’Autonomia nel suo senso più ampio. E ha descritto l’Autonomia che vorrebbe (che tutti noi vorremmo): con capacità di immaginare strategie originali coniugata con quella di efficace azione politico-amministrativa, in grado di essere autorevole ma anche sentita dai cittadini come vicina. Oltre che capace di solidarietà.
Un programma che potrebbe essere definito di sinistra, per alcuni versi, ma che - hanno chiarito vari relatori - non è compatibile con l’attuale centro-sinistra. Allo stesso tempo non è però verso la Lega e destre varie che un programma del genere può guardare. Sia per i valori abbracciati, sia per i giudizi tranchant che sono arrivati dal palco nei confronti dell’attuale giunta.
Quindi? “Puntiamo a governare il Trentino” ha dichiarato Filippo Degasperi in margine alla conferenza.
Il problema non chiarito, nell’incontro del 7 maggio, rimane: con chi?
Sottotraccia ci è parso di capire che la strategia a cui si punta è quella di diventare il soggetto aggregatore di un rinnovamento politico che riesca a riunire spinte sociali più o meno organizzate, ma con radicamento valoriale e una spinta vitale dal basso. Quasi una cornice in cui altri si possono ritrovare.
Un piccolo segno di questa nostra lettura è stata la presenza sul palco di Gloria Canestrini, ex consigliera comunale per “Rinascita Rovereto”, presente a nome del suo gruppo, che ha sottolineato l’importanza della partecipazione e della trasparenza delle istituzioni.
È presto per dire se questa formazione troverà le gambe per camminare davvero o resterà un libro dei sogni. Manca più di un anno alle elezioni provinciali e, di questi tempi, un anno può valere un secolo quanto a cambiamenti che possono determinare movimenti profondi nell’elettorato.