L’acqua del Lagorai
Assessore Tonina, quale valore diamo all’acqua potabile nel nostro Trentino? Perché si permette la costruzione di una struttura ricettiva al posto della malga del pastore, a monte e adiacente al lago di Lagorai, una zona di alto pregio grazie alla poca antropizzazione? Che valore diamo ai nostri beni ambientali se tuteliamo solo la bellezza del paesaggio? Il progetto di Malga Lagorai non è solo il rifacimento di una struttura muraria, e meriterebbe una valutazione ambientale. Un Lagorai che ci ha sempre permesso di rigenerarci con la sua acqua di ottima qualità.
Mi chiedo se i miei bambini nei prossimi anni potranno ancora, come hanno sempre fatto, riempirsi le borracce in quel lago dopo aver affrontato l’irta salita della storica mulattiera. Capivano l’importanza dell’acqua potabile vivendola come un premio alla fatica. Probabilmente per bere nel Lagorai diventerà necessario portarsi del denaro e comprare dal gestore dell’acqua magari dal sapore di plastica.
Il turismo diventerà ecosostenibile solo quando i nostri amministratori si renderanno conto dell’importanza dell’integrità ambientale del territorio, che non va considerato solo come occasione di sfruttamento economico, senza pensare all’eredita ambientale che lasceremo alle future generazioni. Il Lagorai non è solo promozione turistica, panorami mozzafiato e coccole ai ristoratori pronti ad attendere i turisti in alta quota; in tal modo daremo sempre l’immagine di una montagna di poco valore.
Ciò che determina la salute della natura e di noi che ne siamo parte, è un percorso naturale fatto di microflora e microfauna, aspetti trascurati da chi si limita alla percezione visiva della bellezza paesaggistica. Il nostro Lagorai con il suo ecosistema delicato e le sue acque pure, merita un’attenzione che va oltre un selfie postato sui social o un pernottamento in agritur.