Delirio epidemico
I social al tempo del coronavirus
Vittorio Feltri
“Non tutti i mali vengono per nuocere. Se il Coronavirus dilaga in Africa, finalmente sarà possibile in Italia chiudere i porti per motivi sanitari senza scomodare il razzismo”. (17 febbraio)
“Non abbiamo memoria. Tra il 1957 e il 1960 l’Italia fu funestata da una influenza cosiddetta asiatica che fece 2 milioni di morti. Ma il paese non si fermò. Oggi per undici vittime facciamo un casino infernale”. (26 febbraio)
“Zaia ha sbagliato. E ha fatto una figuraccia. È in tutta l’Asia che i topi nel piatto vanno per la maggiore. Mica solo in Cina”. (29 febbraio)
“Tra il Coronavirus e Barbara D’Urso scelgo certamente il virus. Il suo programma è un canile”. (2 marzo)
Valeria Ghezzi, presidente dell’Associazione nazionale degli esercenti funiviari
“La neve è più forte del virus. Oggi le località di sci del Trentino sono state prese d’assalto da migliaia di turisti, in gran parte provenienti da Lombardia e Veneto. La chiusura delle scuole ha portato molte famiglie a organizzarsi un weekend in montagna... C’è la voglia di non farsi travolgere dall’ansia, il desiderio di tornare a guardare al futuro con fiducia, partendo da una semplice uscita sulla neve”. (7 marzo)
Paolo Brosio
“Il problema è una società che apre tutto ma chiude le chiese. Bar, supermercati, ristoranti: tutto aperto, tranne le chiese? Via l’acqua santa, via la messa, vie le celebrazioni eucaristiche, via la possibilità ai fedeli di entrare in chiesa. Già siamo quattro gatti in chiesa. Ora con questo problema del Coronavirus i gatti sono rimasti due. Ma ragazzi, ditemi che problema c’è a entrare in una chiesa. Non mi sembra che le chiese siano focolai di Coronavirus. È una follia. Siamo diventati un popolo di pagani. Che fede abbiamo in Cristo? Non ci sarà la messa per la Pasqua. Vuol dire che facciamo a meno di Cristo. Non è giusto. Se l’acqua è santa combatte il virus. Hai mai visto l’acqua santa o Gesù che trasmettono il virus? Come può l’acqua benedetta da un figlio prediletto di Cristo portare contagio?”. (8 marzo)
Nuovo Partito Comunista
“Il governo Conte 2 cerca di nascondere il suo carattere sempre più senza riserve antipopolare usando l’epidemia da Coronavirus come centro di una grande operazione di controrivoluzione preventiva. Attorno a lui si radunano i rimasugli del vecchio regime in putrefazione. L’epidemia rende sempre più direttamente evidente alle larghe masse che la permanenza della borghesia imperialista al potere è intollerabile. A noi comunisti il compito di trasformare il malcontento, l’insofferenza e l’indignazione delle masse in una forza capace di instaurare il socialismo... Sta a noi comunisti chiamare le masse popolari alla mobilitazione anche nella lotta contro l’epidemia del Coronavirus”. (8 marzo)
“Bando al panico e al disfattismo! Viva il governo delle masse popolari organizzate! Solo un governo che gestisce l’apparato che produce beni e servizi è in grado anche di far fronte all’epidemia del coronavirus. È il potere delle Organizzazioni Operaie e Popolari aggregate attorno al nuovo Partito comunista italiano! La dittatura di “quelli che hanno i soldi” ha portato l’Italia al collasso. È il cammino che stanno facendo tutti i paesi imperialisti, dalla Germania agli USA! La dittatura del proletariato salverà l’Italia e il mondo!” (14 marzo)
Un lettore dell’Adige
“Ho ascoltato il video-messaggio dell’Arcivescovo e lo ringrazio per le sue parole..., però come cristiano mi accorgo della imperdonabile mancanza della Chiesa nel richiamare i fedeli alla preghiera incessante. Ad esempio, quando in estate non piove si prega perché termini la siccità, o quando c’è da affrontare una prova collettiva, come purtroppo è l’emegrenza Coronavirus... Mi sarei aspettato un pressante richiamo a seguire le SS. Messe attraverso le Tv oppure attraverso le radio. Mi sarei aspettato anche un richiamo forte a novene di preghiera, alla recita quotidiana del Santo Rosario o alla recita della Coroncina della Divina Misericordia. Proviamo a pensare cosa direbbe San Pietro nell’attuale congiuntura”. (11 marzo)
Alessandro Meluzzi,ex parlamentare di FI, opinionista televisivo
“Il nostro studio professionale con la mia esperienza mette a disposizione uno sportello #SOS #CORONAVIRUS #Covid19 per offrire consulenze personali online in materia di psicologia, psicoterapia, psichiatria forense, perizie medico-psicologico-psichiatriche, consulenza per comunicazione e informazione e relazioni pubbliche in tempo di #crisi, medicina legale e delle assicurazioni, dinamiche familiari, minori e problematiche giuridiche connesse alla famiglia e al lavoro in condizioni di #epidemie diffuse e relative misure di sicurezza”. (10 marzo)