L’ex sindaco dei rifiuti
Vincenzo Zubani, sindaco di Tione dal 1999 al 2010, e la sua passione per il trattamento appropriato dei rifiuti.
Sono amico di Vincenzo Zubani fin dalla fine degli anni ‘70, quando - per qualche anno - ho lavorato come bibliotecario a Tione, il paese di mezza-montagna dei miei avi, nel Trentino occidentale, confinante col bresciano (attualmente 3500 abitanti, allora meno). Lui era la componente solida e raziocinante del Circolo giudicariese di cultura alternativa, una importante esperienza di aggregazione post-sessantottesca della zona, con una vicenda non priva di tragedie. Nato nel 1953, era allora un giovane tecnico che lavorava nello studio da geometra del padre, milanese ma sposato con una giudicariese, che si era piantato a Tione.
Negli anni ‘80 è stato il responsabile del WWF per le Giudicarie, poi negli anni ‘90 è arrivato in politica, quella amministrativa locale. Racconto qui la sua esperienza con mie parole, ma con il suo punto di vista, consapevole che quello dell’opposizione sarebbe differente (del resto neanche QT ha mancato, nel tempo, di fare qualche critica all’amministrazione tionese), ma sicuro che la sua storia personale è la migliore testimonianza di una fase di apertura della zona (apertura alle novità, ed all’esterno) che ha trovato per qualche anno modo di concretizzarsi, che per quello che lo riguarda non è ancora esaurita.
Il paese era allora in mano alla DC, con una opposizione altrettanto partitica, divisa fra PSI, PCI, PSDI ed un vecchio gruppo di indipendenti. Nel 1990 Vincenzo, assieme a Margherita Cogo, Aldo Collizzolli ed altri, dà vita ad una lista civica che si propone come alternativa, la chiamano “Impegno civico”. Rivince la DC ma loro fanno un buon risultato ed entrano in 5, facendo una opposizione durissima all’immobilismo della maggioranza, condotta anche a colpi di denunce, e la maggioranza si sfalda, il sindaco dà le dimissioni e si torna a votare nel 1993.
Nel 1993 Impegno civico vince le elezioni, in alleanza con la lista Rinnovamento (una parte degli ex-DC), la Cogo è sindaca e Vincenzo assessore ai lavori pubblici. Nell’amministrazione si respira aria nuova: lo sdoppiamento delle fognature ha una grande valenza ambientale, puntano sulla cultura ed una nuova urbanistica più rispettosa dell’ambiente. Di fronte a scelte urbanistiche non “permissive” l’opposizione gongola, profetizzando sfracelli elettorali. Ma invece nel 1995 Impegno civico rivince le elezioni con un ancor maggior numero di eletti, la Cogo è riconfermata sindaco, anche se poi nel 1998 lascia il comune per la provincia (è eletta consigliera provinciale dei Democratici di Sinistra, iniziando una controversa carriera politica).
Alle nuove elezioni amministrative del 1999 è Vincenzo Zubani a venir eletto sindaco, in coalizione con gli Indipendenti, una lista con una venatura perfino un po’ destrorsa, ma secondo Vincenzo la collaborazione è positiva, porta ad un utile confronto che fa maturare tutti. Farà il sindaco a tempo pieno per due volte dal 1999 al 2010, congelando il suo studio da geometra. È un sindaco che non urla, ma di una testardaggine “morbida” che non fa sconti. Il comune di Tione - entrato nel Parco Naturale Adamello-Brenta grazie ad alcuni ettari di bosco - amplia di molto il suo perimetro all’interno del Parco, avvia una Ecofiera di 3 giorni con stand e convegni dedicati alla green-economy, e soprattutto il sindaco si dedica personalmente al suo pallino: la raccolta differenziata dei rifiuti. Apre il primo CRM (Centro Raccolta Materiali) delle Giudicarie (il secondo del Trentino) e se si voleva parlare con il sindaco è al CRM che bisognava cercarlo. La sua filosofia è che la raccolta differenziata è un semplice ma formidabile veicolo di civismo, forma i cittadini ad una visione ambientale integrata ed etica. È anche assessore comprensoriale all’igiene ambientale e presidente del Comitato del Distretto Sanitario.
Un anno prima della fine della legislatura 2010 annuncia il proprio ritiro, ma a quel punto è proprio la sua maggioranza a sfaldarsi. Scompaiono entrambi i gruppi che lo avevano sostenuto, né Impegno civico né gli Indipendenti ripresentano liste (i bimbi crescono, i consiglieri invecchiano), e lui per non lasciare proprio il campo libero forma in fretta e furia altre due liste che lo ricandidano a sindaco per la terza volta. Ma il suo tempo era a quel punto passato, questa volta vince una lista di centro-destra e Vincenzo lascia, ma non torna al suo studio (che rimane congelato) e si dedica professionalmente ai rifiuti e alla cooperazione.
Tramite la cooperativa sociale “Lavoro” per due anni collabora con l’Ufficio Tecnico della Comunità di Valle, sempre occupandosi di rifiuti: dei CRM e delle isole ecologiche, della progettazione di un nuovo sistema di raccolta studiando la produzione pro-capite dei rifiuti nelle Giudicarie e la qualità della differenziata da migliorare, e fa molta comunicazione con scuole, associazioni ecc.
Attualmente, per la stessa cooperativa che già segue progetti per lavori socialmente utili nella gestione dei CRM, nel verde pubblico, nell’assistenza, nelle Case di riposo, dando occupazione ad oltre 300 persone, fra cui molti soggetti svantaggiati - sta verificando la possibilità di avviare nuovi progetti per creare attività-lavoro nel campo del riciclo. L’idea sarebbe quella di mettere in produzione oggetti derivati dal riciclo del cartone e del legno. Attualmente, grazie alla sua grande creatività, manuale e un po’ artistica, sta progettando e realizzando prototipi di tavoloni ed altri arredi da ufficio, scansie, scaffali e pannelli, strutture per attività espositive, ecc. Entro la fine dell’anno vorrebbe avere una gamma di prodotti da provare a mettere sul mercato, cercando clienti ed ordini. Si possono vedere i suoi prototipi sul sito.
Auguri, Vincenzo, sarebbe una gran cosa in questi tempi di crisi ambientale e disoccupazione.