Settimana Mozartiana
Mozart e i pubblici invertiti
Uscendo dall’Auditorium Melotti, mentre Igudesman e Joo ancora firmano autografi, pensiamo che sarebbe stato divertente, ma forse anche proficuo, organizzare uno scherzo ai pubblici diversi di questo concerto e di quello della sera prima, che ha visto Anna Kravtchenko e Stefan Milenkovich eccellenti solisti con la Junge Münchner Philharmonie. Invertendo all’ultimo momento il programma delle serate, il pubblico serioso e paludato venuto ad ascoltare i due celebri musicisti (e purtroppo anche la scadente orchestra che li accompagnava), cultore della sacralità intoccabile della musica classica, si sarebbe trovato di fronte ad altri due ironici e impeccabili strumentisti, che sanno ridere della musica e di se stessi: i loro innumerevoli e spassosi siparietti esasperano i cliché dei pianisti, dei violinisti e del loro repertorio, dall’intonazione impossibile del violino perché il pianoforte suona uno dopo l’altro tutti i la della tastiera fino alle barre di legno lanciate da dietro al pianista per consentirgli di suonare gli accordi larghissimi di Rachmaninov.
Fa bene al pubblico classico dei concerti uscire dalla torre d’avorio e prendere la musica e se stesso un po’ meno seriamente.
E altrettanto, chi fosse venuto per sentire Igudesman e Joo, convinto che per i profani (e i bambini che scorrazzavano tra le poltrone) ridere della musica classica è l’unico modo per avvicinarvisi, avrebbe sicuramente apprezzato la tecnica brillante e la comunicativa intensa del violino di Stefan Milenkovich e del pianoforte di Anna Kravtchenko. Mozart, protagonista della settimana, geniale musicista e personalità ridanciana, avrebbe sicuramente apprezzato questo scherzo.