Drodesera, la vitalità di un festival
La danza in strada, genere lanciato - in regione, ma non solo - proprio da Drodesera, fornisce il grosso del cartellone di Dro. E si capisce: da una parte il connubio, l’interazione spettacolo-ambiente è sempre stato l’atout della rassegna, con gli artisti che in questi anni si sono esibiti in cortili rustici, avvolti, scorci di paese, e poi ancora lungo il fiume sotto lo splendido ponte romano, e adesso, nello scenario storico-naturale del castello di Arco. D’altra parte nella danza in strada il festival ha molto investito, intessendo anche relazioni internazionali, in particolare con il mondo iberico. E quest’anno infatti presenta tutta una serie di co-produzioni, nazionali e soprattutto internazionali, la cui quantità e (almeno sulla carta) qualità, testimoniano della vitalità del festival.
Tra queste citiamo la coproduzione con i Vo’ Arte di Lisbona e i Marato’ de espectacle di Barcellona, una danza in strada classica, di volta in volta adattata per entrare in simbiosi con l’ambiente architettonico circostante; e rappresentata (il 24 luglio) a Barcellona per la facciata del Macba, il museo d’arte contemporanea, qui in cartellone ad Arco al castello, e nella primavera del 2000 a Lisbona per l’Expo; e di seguito in circuitazione all’interno delle "città che danzano", Londra, Avana, Buenos Aires, Marsiglia. Questa coproduzione (non ha ancora un nome definito) nella serata al Castello di Arco (1° agosto) verrà affiancata da esibizioni di diversi gruppi italiani e esteri, i Provisional Danza, Rebecca Murgi, la compagnia Abbondanza-Bertoni, quella di Monica Francia, i Teddy Bear.
Ma gli appuntamenti di danza saranno molteplici, e andranno dalla riproposizione di compagnie già note agli appassionati di Dro, come Castello o Malpelo, al teatro danza di una compagnia molto giovane di Ravenna, i Bassini Bruni.
E questa sembra essere, anche per il teatro, la linea dell’edizione ‘99: da una parte ripresentare vecchie conoscenze (quando non vecchi amici) del festival; dall’altra proporre esperienze molto giovani, che pur avendo già avuto i primi riconoscimenti, devono ancora affermarsi. E così, tra le vecchie conoscenze abbiamo il ritorno di Pippo Delbono e Marco Baliani; tra i giovani, i vincitori e i segnalati del Premio Scenario, il concorso dell’Ente Teatrale Italiano riservato alle giovani compagnie al loro primo lavoro.
Ultima notazione su Spazio Notte, il tradizionale ambito, tra il bar all’aperto e il cabaret, dove ci si incontra, si beve una birra, e si assiste a spettacoli più leggeri. Quest’anno, causa lavori in corso, Spazio Notte risulterà spostato nel Parco Ex-Asilo, zona più decentrata ma anche più verde. Menù: musica, simpatia, spettacoli comici fino a tarda notte.