Dodici anni di VIA
Sono stati circa 280 i progetti sottoposti a Valutazione di Impatto Ambientale. Di questi, ne sono stati respinti 17.
Vediamoli:
3 impianti a fune e relative piste (Jumela, Roen, Daolasa)
6 centraline idroelettriche
3 discariche per inerti
2 cave
1 piano di lottizzazione
1 strada
2 insediamenti industriali
Fra questi, una centralina idroelettrica ha presentato e vinto il successivo ricorso al Tar; il piano di lottizzazione (insediamento turistico a Folgarida) verrà ora ripresentato e con l’attuale regolamento passerà solo per lo screening (chi vuole scommettere sul risultato?); la decisione sull’impianto in Val Jumela è stata – unica in tutti questi anni – ribaltata dalla Giunta Dellai, che con questo ha inferto la prima picconata alla credibilità della Via.
All’attività di questi anni va aggiunto un altro capitolo: "Quasi tutti i 260 progetti approvati sono stati modificati attraverso prescrizioni e mitigazioni (un esempio: la prescrizione con adeguate multe del rinverdimento sui versanti delle cave esaurite) – afferma l’ing. Mayr – E’ stato un risultato notevole, decisamente positivo, dovuto al paziente lavoro dei tecnici dell’Ufficio Via."
In genere, risultati positivi si sono avuti nel campo delle centraline e degli impianti industriali. I punti critici sono stati le discariche di rifiuti (hanno bypassato la Via con la scusa della procedura d’urgenza); le cave nel settore porfido; gli impianti a fune; le strutture stradali; la pianificazione generale (che sfugge alla Via e abbisognerebbe della Vas, in modo da evitare scempi come la zona industriale di Tesero nell’alveo dell’Avisio). E l’aeroporto, dove le pressioni di Dellai hanno portato un dirigente della Via (dott. Volpi) a licenziare il ridicolo parere positivo "per cinque aerei al giorno".